Pulizia con acqua della pipì dei cani, a Dro l’ordinanza è attiva
Era il 24 febbraio del 2022 quando il Comune di Dro emetteva un’ordinanza indirizzata ai proprietari dei cani. “Oggetto” della stessa l’obbligo ad essere muniti di apposita attrezzatura o di sacchetti idonei alla raccolta delle deiezioni del cane, ma anche di “apposite bottigliette, spruzzatori o altri contenitori d’acqua da versare all’occorrenza, senza aggiunta di sostanze chimiche o di detergenti e di riversare una congrua quantità d’acqua in corrispondenza del punto interessato delle deiezioni liquidi prodotte dai cani ai fini della loro diluizione e della ripulitura delle superfici interessate, su tutte le aree urbane pubbliche o a uso pubblico e relativi manufatti e sulle aree private che si affacciano su aree pubbliche o a uso pubblico, nonché sui mezzi di locomozione parcheggiati sulla pubblica via”.
L’ordinanza, che in generale riprendeva i contenuti di una precedenza emessa sempre a tema, introduceva la “novità” dell’obbligo di pulire le deiezioni liquide dotandosi, appunto, di acqua atta a diluire la pipì dei cani. Ma, inoltre, rimarcava l’obbligo dei padroni di non consentire ai cani di urinare a ridosso dei portoni d’ingresso e accessi alle abitazioni, negozi o vetrine. Insomma, più di un anno fa il Comune di Dro aveva anticipato l’iniziativa recente dei due Consorzi del centro storico di Arco e Riva di fare altrettanto, ma mettendo a disposizione dei negozianti l’acqua in una bottiglietta. Il Comune di Dro nell’ordinanza scriveva che per i trasgressori la sanzione prevista andava da un minimo di 50 ad un massimo di 300 euro, mentre sull’iniziativa recente dei due consorzi si fa affidamento al buon senso, sia dei proprietari dei cani sia sugli esercenti dei centri storici, i quali metteranno a disposizione loro l’acqua in bottiglietta (ricaricabile e non potabile, ovviamente) da consegnare ai “trasgressori”.