Pulizia alveo della Sarca, intervento necessario ma mirato

Claudio Chiarani19/02/20232min
20201003_DSC4114 ARCO PIENA DELLA SARCA - GARDA TORBOLE

Le piante cresciute sulle sponde del fiume Sarca dovranno essere tagliate. Lo dicono i referenti del Servizio Bacini Montani della Provincia di Trento, secondo i quali è l’unico modo per mettere in sicurezza il fiume in caso di piene. Il Servizio Bacini Montani si confronterà con i referenti del Parco Fluviale al fine di concordare gli interventi selettivi per renderli meno impattanti sull’ambiente. I precedenti interventi hanno prodotto circa ventimila metri cubi di materiale di accumulo, tronchi, piante, rifiuti abbandonati e quant’altro lo scorrere delle acque porta con sé, un intervento necessario e inevitabile come l’ing. Nicola Dalbosco, direttore di zona dei Bacini Montani, ha dichiarato alla stampa. La tutela del suolo lo esige, la responsabilità degli eventi che possono accadere a causa delle esondazioni è in capo alla Provincia, dunque meglio evitare azioni “a posteriori”. La ghiaia accumulata dallo scorrere delle acque in parte è stata “presa” dal Comune di Nago Torbole per consolidare l’arenile lungo il lago nel tratto di sua competenza, altro è stato portato nelle discariche con costi che sono stati assorbiti dalla Provincia di Trento. A Ceniga, nei pressi del ponte Romano i Bacini Montani hanno provveduto a creare uno svaso rettificando una porzione golenale su proprietà privata, altri interventi sono programmati per quest’anno nei pressi del ponte del Gobbo, a Pietramurata. Tutto, come detto, al fine di garantire nei limiti possibili altre esondazioni e allagamenti di campagne o, peggio, abitazioni insite sulle sponde dell’affluente del lago di Garda.

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