Provincia, nel Bilancio energetico la “control room” per ridurre i consumi

Stagista07/07/20213min
Bilanci

Lo stato dell’arte dei consumi della Provincia autonoma di Trento e delle sue società, che comprende l’analisi delle infrastrutture più “dispendiose” in termini di energia, come depuratori, gallerie stradali, edifici e scuole. Illuminazione più efficiente, un maggior numero di impianti di produzione delle rinnovabili, l’efficientamento di edifici e scuole. Oltre alla control room, la nuova “sala macchine” dell’energia del sistema Provincia per monitorare e razionalizzare i consumi. È il contenuto del Bilancio energetico della PAT, il documento di 62 pagine approvato dalla Giunta provinciale con delibera proposta dal presidente Maurizio Fugatti e dall’assessore all’ambiente Mario Tonina. Tra i principali obiettivi la riduzione del 24% dei consumi entro il 2030 già inclusa nel Piano energetico ambientale provinciale-Peap recentemente approvato.

I numeri
Nel documento curato dall’energy manager e dal gruppo di energy management della Provincia sono tracciati i consumi nel periodo 2017-2019 dell’amministrazione provinciale e degli istituti scolastici. Includendo Itea, Trentino Trasporti, Trentino Digitale, Trentino Sviluppo, Azienda provinciale per i servizi sanitari, Fbk e Fem. Aree di intervento, investimenti necessari, opportunità di incentivazione a disposizione e il percorso da intraprendere sono elementi analizzati nel bilancio.
Ecco qualche numero. L’ente Provincia e gli istituti scolastici nel 2019 hanno avuto un consumo annuo di 23.824 tep (tonnellate equivalenti di petrolio), l’Azienda sanitaria di 16.579 tep, Trentino Trasporti 11.956, Itea 9.314, Fem 1.823, Fbk 1.487, Trentino digitale 1.074, Trentino Sviluppo 990.
Dall’analisi del triennio 2017-2019 è emerso un trend costante di crescita, con un aumento della bolletta energetica per la Provincia di oltre 700.000 euro, superando i 22 milioni di euro (di cui 8 milioni non pagati perché relativi ai piani di cessione di energia dalle grandi derivazioni idroelettriche).

Le contromisure
Occorre dunque implementare le strategie per il risparmio e l’efficienza energetica. Il documento individua i principali interventi da perseguire per ottenere la riduzione dei consumi del 24% entro il 2030 indicata dal Peap, identificando gli investimenti necessari, gli incentivi statali disponibili (conto termico, titoli di efficienza energetica e via dicendo) e i possibili risparmi conseguibili.

Tra i principali interventi figurano:
– realizzazione di una control room per monitorare, telecontrollare e razionalizzare i consumi di energia dei principali edifici energivori;
– efficientamento degli impianti di illuminazione delle gallerie;
– realizzazione di impianti per la produzione di energia da fonte rinnovabile;
– efficientamento di edifici pubblici e scuole.

Il tutto prosegue nel solco delle attività già in essere, come il coordinamento degli energy manager del gruppo Provincia e il supporto consulenziale nei confronti degli enti locali.

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