Primaria di Varone: un mandorlo, murales e tanti fiori in ricordo della maestra Marta

Redazione14/06/20234min
maestra-marta-01
maestra-marta-02
maestra-marta-03
maestra-marta-05
maestra-marta-06
maestra-marta-07-sindaco
maestra-marta-08-sindaco
maestra-marta-09

 

Le tre classi Quinte della scuola di Varone hanno inaugurato una aiuola molto speciale, progettata e realizzata quest’anno ma partita dalla lontana Terza.
Era il 2020, l’anno già difficile della pandemia di covid-19, quando la scuola primaria «Gianfranco Fedrigoni» di Varone si è trovata in una situazione tristissima: la maestra Marta Paltrinieri, delle classi terze, si è sentita male e nel giro di pochi giorni è deceduta.
«Insieme alle nostre maestre abbiamo pensato di fare un angolo della scuola per ricordarla – spiegano alunne e alunni – così abbiamo pensato di piantare per lei un albero che fiorisca alla fine dell’inverno. Marta, che amava tanto il giardinaggio, ne sarebbe stata felice».
La scelta è caduta sul mandorlo, e a giugno l’albero è stato piantato nel corso di una cerimonia in cui tutti insieme alunni e insegnanti hanno cantato la canzone «Ovunque sarai»: un momento intenso e commovente in cui tutti si sono sentiti vicini alla maestra scomparsa. Durante l’estate le maestre a turno hanno annaffiato la pianta. In settembre, alla ripresa della scuola, le classi (che nel frattempo erano diventate le quarte) tutt’intorno alla pianta hanno messo a dimora tante viole del pensiero, disponendole a forma di cuore: uno giallo e uno viola-azzurro. Hanno quindi scelto dei cuori-mandala da colorare e li hanno consegnati anche alle altre classi, e ogni classe ha colorato e plastificato il suo. Il 2 marzo, primo anniversario della scomparsa della maestra Marta, i ragazzi hanno appeso al muro tutti i cuori colorati, che hanno rallegrato lo sfondo.

«Alla fine della scorsa estate i cuori erano ormai sbiaditi -raccontano i ragazzi- così abbiamo pensato a come potevamo decorare il muro in modo permanente. È uscita l’idea dei murales, così abbiamo dipinto il lago e gli olivi”.
Anche l’aiuola portava i segni del tempo e quindi i ragazzi hanno messo a dimora altre piante, messe a disposizione dal Comune.
“Adesso siamo qui a condividere con voi questo piccolo angolo del pensiero. Qui, davanti al mandorlo, sentiamo che ci sono vita, energia e tanto bene. Il mandorlo è il primo albero che fiorisce alla fine di un lungo inverno, come a dirci che si può resistere anche a momenti duri, difficili e tristi: la primavera torna sempre. Realizzare tutto questo ci ha dato tanta carica e tanta speranza, perché non sempre si può vedere solo con gli occhi. Possiamo vedere anche con il cuore, sentire di non essere mai soli, come l’albero spoglio in inverno, al freddo e al gelo, ma che poi la primavera abbraccia».
Infine, venerdì 9 giugno, la cerimonia di inaugurazione dell’aiuola, una grande festa in memoria della maestra Marta alla quale ha preso parte anche il sindaco di Riva del Garda Cristina Santi, colpita e ammirata dalla bellissima iniziativa e dai valori che rappresenta.

 


La Busa Vorremmo mostrarti le notifiche per restare aggiornato sulle ultime notizie.
Rifiuta
Consenti notifiche