Příbram, città gemella della Boemia, dedica un parco a Ledro
In occasione del 15° anniversario del gemellaggio con alcuni Comuni della Boemia, una folta delegazione della Val di Ledro è stata a Příbram, una delle località dove tanti concittadini sono stati profughi negli anni della Grande guerra. La località ha dedicato alla Val di Ledro, proprio in questi giorni, uno dei suoi parchi pubblici.
Dai paesi della vallata trentina si sono quindi mossi una cinquantina di ledrensi, guidati dal Comitato gemellaggi e col patrocinio di Comune e Cassa rurale. Il coro Cima d’Oro ha raggiunto la zona per cantare durante la cerimonia di intitolazione. Tra le autorità erano presenti il sindaco Renato Girardi e l’assessore Roberto Sartori, per il Comitato gemellaggi la vicepresidente Luisa Boccagni e la segretaria Stefania Oradini. L’associazione Amici di Boemia e Moravia è stata rappresentata dalla sua presidente Patrizia Bertolini, moglie del compianto Giuliano Pellegrini che, negli anni in cui è stato amministratore, si impegnò insieme ad altri per far nascere il gemellaggio. Proprio a lui, all’interno dello stesso parco, è stata dedicata una panchina. Per l’associazione era presente anche la vicepresidente Klara Kytkova. La Cassa rurale ha partecipato col consigliere Claudio Collotta e della delegazione hanno fatto parte anche il direttore del Museo storico di Trento Giuseppe Ferrandi, l’ex senatore Franco Panizza e gli ex sindaci Achille Brigà e Maurizio Mazzola.
Nel pomeriggio di sabato 27 maggio la folta delegazione ha assistito all’inaugurazione del parco, alla presenza dei sindaci dei Comuni boemi coinvolti nell’iniziativa.
Frutto della bonifica di una ex discarica, la zona è ora adatta per il relax, con uno stagno e numerose panchine ed è attrezzata con una serie di targhe che riportano i nomi dei paesi della Val di Ledro e alcuni cenni storici del periodo in cui i ledrensi furono ospitati. Durante la cerimonia il giornalista Pierangelo Giovanetti ha presentato il libro appena pubblicato e scritto da Giuliano Pellegrini e Giovanni Terranova dal titolo “Ricordi dell’esilio in Boemia e Moravia 1915-1918”.
Il Comune di Ledro ha omaggiato il suo “gemello” con una statua realizzata da Giovanni Bailoni che raffigura una famiglia che si accinge a lasciare le case. Durante l’intensa giornata di celebrazioni si sono esibiti il coro ledrense e uno giovanile locale.
Il giorno seguente si è svolta una visita al santuario di Svata Hora, luogo molto caro ai ledrensi in quanto luogo di ritrovo abituale da parte dei profughi per le cerimonie religiose, soprattutto quella del Corpus Domini, durante gli anni boemi.