Povertà: «Ad Arco ci prepariamo al peggio»
Il coordinatore del Centro Ascolto della Caritas di Arco Romano Turrini ha spiegato come numerose famiglie abbiano bisogno di un sostegno economico: a fine luglio ne erano state calcolate circa cento, le quali hanno ricevuto l’assistenza che spettava a loro grazie al rifinanziamento offerto dal Comune. Tuttavia la situazione si è ulteriormente aggravata (affitti arretrati, bollette non pagate, assenza di denaro per sfamarsi…), ma cerca comunque di non perdere la speranza affermando che, tra privati ed enti pubblici, in molti stanno offrendo aiuto e la ricerca di queste famiglie in difficoltà è resa facilitata da un “Tavolo di solidarietà”. Fortunatamente, nonostante le diverse problematiche dovute alla pandemia tuttora in corso, negli ultimi mesi si è riuscito anche a fornire loro degli oggetti per mantenere la propria igiene e la propria abitazione pulite e, per Turrini, il problema fondamentale sono proprio le loro abitazioni, poiché spesso le persone coinvolte non riescono a pagare l’affitto. Invece, dall’altro lato, dichiara che la Caritas si occupa della raccolta di abiti usati, una consulenza per l’accesso ai fondi ed incontri per la gestione dei pochi soldi posseduti, mentre le assistenti sociali si occupano di trovare i casi peggiori. La responsabile dei servizi sociali della comunità di valle Alto Garda e Ledro Costanza Fedrigotti, elenca i numerosi gruppi sociali economicamente in difficoltà a causa della pandemia di Covid-19 ed ha annunciato che la Comunità di Valle ha istituito il “Fondo di solidarietà – Covid-19”, destinato ad aggiungersi con gli altri interventi già presenti.
(Stage Liceo “Maffei” – Alessandro Licitra)