Ponte tibetano di Tenno quasi pronto, critiche le opposizioni
“Una colata di cemento inserita in un contesto paesaggistico delicato”. Per le opposizioni consiliari di Tenno, ossia Viviana Cazzolli, Gianluca Frizzi (l’ex sindaco di Tenno), Andrea Cobbe, Nicola Stanga e Stefano Bonora la realizzazione del ponte tibetano sul lato nord del lago sul Rio Secco è questo. L’opera, ossia la passerella lunga 120 metri che permetterà l’attraversamento del Rio, sarà ultimata nel giro di un paio di settimane, per il sindaco di Tenno Giuliano Marocchi sarà molto utile, per l’opposizione, invece, servirà solo a incrementare l’arrivo di turisti in un contesto ambientale che lo stesso primo cittadino, invece, vorrebbe contingentare. Il ponte tibetano transiterà a circa sette metri d’altezza, sarà sorretto da due “spalle” in cemento che permetteranno l’attraversamento del Rio Secco a nord del piccolo specchio d’acqua del tennese a circa trenta persone alla volta. Funi di sostegno, due stazioni in acciaio di ancoraggio per le funi che avranno il compito di sorreggere la campata sono le caratteristiche principali dell’opera progettata dallo Studio rivano Fontana & Lotti – Lorenzi. Un ponte progettato per offrire il minimo impatto ambientale, si legge nella relazione dello Studio rivano, ma che per le opposizioni va contro quell’idea di Riserva locale com’è nelle intenzioni del sindaco Marocchi. Dunque, si tratta di incoerenza dice l’opposizione, perché di quel ponte non ce n’è necessità e servirà solamente a far arrivare più gente. Oltre a ciò, sottolineano sempre i consiglieri d’opposizione, ci sono i costi: 400 mila Euro che sarebbero dovuti andare a favore di altro ben più utile alla comunità.