Plateatici ad Arco, il Comune chiede uniformità di stile
La giunta comunale di Arco, in attesa che il Governo Draghi si esprima in merito alla proroga (data quasi per certa) della gratuità dei plateatici dopo il 30 giugno prossimo, almeno fino al 31 dicembre di quest’anno a causa degli effetti della pandemia da Covid 19, ha deciso che la vista di tavolini, sedie e ombrelloni deve avere una certa “uniformità” di stile per tutti gli esercizi che si affacciano in piazza, attorno alla Collegiata. Nessuna “imposizione” di stile, sia ben chiaro, ma solamente l’indicazione che ciascun esercente possa in qualche modo uniformare l’arredamento agli altri, in modo da dare anche allo sguardo del residente o dell’ospite che arriva in città di un effetto d’assieme più gradevole di quello odierno. Questo perché sono state introdotte nuove norme nel regolamento edilizio che si sta per approvare nei prossimi giorni, mentre la concessione per i plateatici (che vale per 15 anni) è stata rinnovata. La giunta comunale, però, ha comunicato il tutto agli esercenti di tutto il centro storico, anche se in particolare lo ha detto agli esercizi che sussistono, appunto, attorno alla piazza e alla sua Collegiata. Più uniformità e meno impatto visivo, dunque, è questa l’indicazione data comunque a tutti. Per questo sono stati spostati anche i portabici esternamente alla piazza, luogo dove si devono vedere solo i bar, le sedie, i tavolini e gli ombrelloni a riparo dal sole cocente estivo. In alcuni casi il plateatico è stato anche ridotto. Di poco ma ridotto, in attesa come dicevamo che il Governo si esprima sul prolungamento della gratuità degli stessi. Anche se l’amministrazione si è detta pronta a valutare il caso qualora il governo dicesse di no.