Più servizi per l’occupazione per la XVI legislatura: incentivi per chi riassume lo stesso lavoratore stagionale

Redazione26/01/20204min
INAUGURAZIONE NUOVO INNAVATION CENTER DI MALE

Formazione mirata, in stretto raccordo con le imprese e le loro esigenze, di persone disoccupate, apprendisti, ma anche occupati che cercano una riqualificazione professionale; attenzione ai giovani, anche Neet, e alle donne, con incentivi per quelle che tornano al lavoro dopo un periodo di inattività e alle imprese che assumono; particolari misure per soggetti deboli, con servizi di tutoraggio e accompagnamento ad hoc; staffetta generazionale e gestione delle problematiche occupazionali legate all’invecchiamento della popolazione; maggiore integrazione delle misure di sostegno al reddito e alle persone fragili (Progettone, Assegno unico, reddito di cittadinanza); forte attenzione agli aspetti della qualità del lavoro e della conciliazione lavoro-vita; valorizzazione dei talenti e delle figure maggiormente qualificate: queste le principali novità contenute nel Documento degli interventi di politica del lavoro della XVI legislatura, approvato dalla Giunta provinciale sulla base della proposta formulata dalla Commissione provinciale per l’impiego.
SFIDA 1 – POTENZIAMENTO DEI SERVIZI PER IL LAVORO: verrà in primo luogo promossa l’innovazione nei servizi per rispondere alle esigenze delle aziende che cercano lavoratori e dei lavoratori in cerca di impiego o che vogliono migliorare la propria situazione lavorativa, azioni di semplificazione e sburocratizzazione, il potenziamento dell’attività di Agenzia del lavoro e dei Centri per l’Impiego.
SFIDA 2 – OCCUPAZIONE GIOVANILE, FEMMINILE E DEI SOGGETTI SVANTAGGIATI: previste nuove e più efficaci misure per la formazione e l’accesso dei giovani, delle donne, di Neet, soggetti deboli o svantaggiati sul mercato del lavoro. Fra le azioni comprese nel documento, nuovi incentivi per le imprese che assumono donne fuoriuscite dal mercato del lavoro per motivi di cura dei figli, misure rivolte ai padri che si prendono cura dei figli e misure di conciliazione vita-lavoro, valorizzazione dell’apprendistato e di Garanzia Giovani, maggiori investimenti nell’alta formazione e nelle filiere strategiche.
SFIDE 3 e 4 – DIGNITA’ LAVORATIVA, PROTEZIONE SOCIALE, ATTIVAZIONE LAVORATIVA DEI DISOCCUPATI: i due aspetti, la protezione sociale dei soggetti svantaggiati e l’attivazione degli inoccupati, sono strettamente correlati e interessano tutta una serie di strumentazioni di cui già il Trentino oggi dispone, in particolare Progettone e Lavori socialmente utili, Assegno unico, Reddito di cittadinanza, Reddito di attivazione. La sfida comune è quella di garantire una dignità lavorativa a tutte le persone introducendo anche nuovi servizi e incentivi. Vengono confermate inoltre le misure a sostegno dei lavoratori delle aziende in crisi. Per la prima volta si introducono incentivi all’assunzione per le imprese del turismo che assumono per più stagioni il medesimo lavoratore.
SFIDA 5 – MAGGIORE QUALITA’ E BENESSERE NEL LAVORO: grande attenzione viene riposta nel documento alla formazione professionalizzante di disoccupati e – questa un’importante novità – anche degli occupati interessati ad una riqualificazione professionale.
SFIDA 6 – VALORIZZAZIONE DELLA “SILVER ECONOMY”: sono previsti interventi innovativi per la gestione del fenomeno dell’invecchiamento della popolazione lavorativa. Saranno anche valorizzate le opportunità offerte dal Fondo di solidarietà del Trentino.
SFIDA 7 – ATTRAZIONE E SVILUPPO DI PROFESSIONALITA’ ELEVATE E MANAGEMENT AZIENDALE: l’attenzione del documento si concentra infine sulla crescita e valorizzazione del capitale umano, guardando da un lato alle esigenze della politica industriale e dall’altro alle politiche dell’istruzione ed educative, alla risorsa rappresentata dall’Università di Trento e dal sistema della ricerca.