PISTA CICLOPEDONALE DEL GARDA, INTERVIENE IL GRUPPO ONESTÀ, PARTECIPAZIONE, AMBIENTE
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Il gruppo consiliare “Onestà, partecipazione, ambiente” che fa capo ad Angioletta Maino ed Ezio Viglietti, interviene con una nota sulla prossima realizzazione del tratto trentino di pista ciclabile che andrà a far parte della costruenda Ciclovia del Garda, progetto a valenza europea denominato EV 7 (da capo nord a La Valletta per quasi 2.000 km) il cui tratto nel comune di Limone dovrebbe essere finito per maggio prossimo.
“Si tratta di un progetto ambizioso – scrivono i consiglieri Maino e Viglietti – per il quale, al momento e nel tratto trentino non esistono progetti chiari e definiti. Solamente rendering, ossia una resa grafica del progetto ed elaborati tecnici che non spiegano in modo chiaro quali manufatti per tale opera andrebbero realizzati. Il Fondo Europeo ha stanziato tre milioni di euro per l’opera, e per i tre lotti della tratta Riva – Limone un importo di 23.731.500 euro. Ci chiediamo in base a che cosa è stato definito tale costo, in quanto per noi tale cifra espressa dalla giunta Provinciale non trova riscontro nella realtà progettuale. Schizzi elaborati da anonimi studi tecnici e rendering generici non ci soddisfano”.
Maino e Viglietti, dunque, chiedono lumi in merito a chi può fornire (l’assessore Gilmozzi? L’ingegner de Col?) migliori precisazioni in merito al tratto trentino della Ciclovia del Garda, almeno la parte occidentale per la quale poco più di un mese fa, al Palazzo dei congressi di Riva, l’assessore Gilmozzi e i tecnici provinciali hanno illustrato, appunto, rendering dei tre lotti previsti. Oltre a precisare che l’accessibilità dell’Alto Garda, la sua mobilità interna e la salvaguardia del paesaggio sono aspetti importanti per il futuro sviluppo economico, sociale e ambientale.
La nota, infine, si conclude con un accenno alla mobilità “Monaco – Garda” come Gilmozzi aveva espresso sempre in quell’occasione a metà dicembre, ma ricorda anche i denari spesi per progetti come Metroland e le numerose chiacchiere alle quali, finora, non sono seguiti fatti concreti.