Piscina di Prabi, il gruppo “Noi”: “Salvate la vasca da 50 metri!”
“Per favore salvate la vasca da 50 metri alla piscina di Prabi.” Si chiude così, con questo ennesimo appello volto a “salvare” l’impianto natatorio di Prabi in quel di Arco, la vasca da cinquanta metri, l’accorata lettera che il gruppo nuoto “Noi”, dieci nuotatori autistici e affetti da sindrome di Down assieme alle loro famiglie, contro la chiusura della vasca, hanno inviato all’amministrazione comunale della città delle palme. Ferma contrarietà al progetto targato Amsa, dunque, che vorrebbe eliminare la grande vasca con corsie olimpiche (vasca lunga, 50 metri) per ridisegnare il tutto a favore di un’altra più corta con giochi inclusivi d’acqua. Fermo restando che, in ogni caso, l’impianto di Prabi è datato e necessita comunque di una generale riqualificazione d’insieme. Elena, Richard, Anna, Giulia, Lorenzo Z. e Lorenzo C., Matteo, Andrea, Elisa e Tommaso, i dieci firmatari nonché nuotatori “atipici” come loro stessi si definiscono hanno deciso di far sentire la loro voce, unendola a quella del Comitato “Salviamo la piscina di Prabi” da dove, nel 2021 è partito il loro progetto. I dieci ragazzi si allenano nell’ambito del progetto “Noi” che prevede, appunto, l’utilizzo di una vasca con corsie della lunghezza di 50 metri, per cui se alle fatiche che devono superare per potersi recare all’impianto per poi allenarsi è intuibile che il rischio di perdere la possibilità oggi offerta loro dall’impianto di Prabi è concreta. Iscritti alla Federazione italiana Sport Paralimpici degli intellettivo relazionali, in inverno si allenano alla Meroni di Riva, ma è in vasca lunga che si possono “esprimere” al meglio delle loro capacità. Per questo chiedono all’amministrazione comunale e ad Amsa di riflesso di ripensarci.