Pinch point, le opposizioni: “Installati fuori norma, il Comune ammetta lo sbaglio”

Nicola Filippi13/03/20243min
PINCH POINT AIUOLE SPARTITRAFFICO PUMS ARCO (1) W



 

Vita dura per i “famigerati” pinch point, le isole spartitraffico realizzate su alcune vie di Arco dalla giunta Betta per la sicurezza dei ciclisti. I tre consiglieri di opposizione Stefano Bresciani, Oscar Pallaoro e Stefano Tamburini hanno protocollato in Comune una “Istanza di autotutela”, inviata al segretario Giorgio Osele, per chiedere l’annullamento delle due ordinanze che hanno autorizzato la realizzazione dei pinch point sulle vie Capitelli, Negrelli, della Fossa e Verdi, in quanto mancano – a detta dei tre consiglieri – di alcune fondamentali autorizzazioni per la loro legittimazione.
Per aver accesso agli atti i tre consiglieri hanno dovuto tribolare, e non poco. “Dopo alcuni solleciti telefonici con il Segretario e funzionari del Comune – spiegano Bresciani, Pallaoro e Tamburini – ci veniva messa a disposizione parte della documentazione richiesta”. Dopo averla spulciata attentamente, “siamo giunti alla conclusione che tali interventi non sono stati eseguiti nel pieno rispetto della normativa locale e provinciale – sostengono i tre consiglieri – in quanto parzialmente privi di autorizzazioni, di pareri richiesti e di alcune determinazioni necessarie alla realizzazione dei lavori messi in opera”. Tutto questo – spiegano – ha provocato di fatto “un peggioramento delle condizioni generali di sicurezza, aumentando la pericolosità per chi percorre tali strade, l’inquinamento acustico e ambientale, con lunghe code di macchine che sostano lungo le strade”.

Bresciani, Pallaoro e Tamburini chiedono anche un’indagine approfondita da parte del segretario comunale Osele per fare chiarezza su eventuali “interventi abusivi, assegnazione di lavori senza corrette procedure” e pure di “verificare la mancanza delle idonee condizioni di sicurezza in corso d’opera”.

“La nostra preoccupazione – concludono i tre consiglieri, che ribadiscono il loro spirito collaborativo – è quella di garantire la sicurezza dei cittadini, preservare la qualità della vita della nostra comunità e che l’operato della pubblica amministrazione sia corretto, sincero e trasparente”. Gli stessi, infine, nel caso l’istanza non avesse seguito, “si riservano di inviare tutta la documentazione alle autorità competenti, affinché vigilino sul corretto operato dell’amministrazione”.

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