Piena della Sarca: sopralluogo di Fugatti ad Arco

Redazione05/10/20203min
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Il secondo evento più significativo in base alle registrazioni dell’idrometro di Sarche dopo quello del settembre del 1999. È stata catalogata così la piena del fiume di sabato 3 ottobre che ha provocato danni ad Arco, in particolare nella zona di Pratosaiano, a Caneve e nel Linfano. Oggi in sopralluogo c’erano il presidente Maurizio Fugatti e l’assessore all’agricoltura e difesa del suolo Giulia Zanotelli insieme ai tecnici provinciali, il dirigente generale del Dipartimento Protezione civile, Foreste e Fauna Raffaele De Col e il dirigente del Servizio Bacini montani Roberto Coali. Con loro il sindaco Alessandro Betta, il comandante dei Vigili del Fuoco di Arco Stefano Bonamico e l’ispettore distrettuale Marco Menegatti.
Il presidente Fugatti, nel ringraziare i Vigili del Fuoco e più in generale tutti gli uomini della Protezione civile impegnati ad affrontare l’emergenza, ha espresso tutta la collaborazione dell’amministrazione provinciale e delle strutture tecniche per le verifiche e gli eventuali interventi da attuare.
L’assessore Zanotelli, nel rispondere al primo cittadino di Arco in merito ai danni causati dalla piena, ha quindi spiegato che si stanno eseguendo tutte le verifiche rispetto ai danni riportati anche dal settore agricolo, per valutare l’eventuale attivazione di possibili indennizzi a fronte delle perdite avute, al netto delle coperture assicurative presenti.
Nel corso del pomeriggio la delegazione provinciale ha visitato alcune situazioni puntuali, prima nella zona di Pratosaiano, dove il fiume ha colpito alcune campagne della zona e un’azienda agricola, poi a Caneve dove invece sono state danneggiate abitazioni private e dove gli argini del fiume sono stati rinforzati dai Vigili del Fuoco con tre file di sacchetti di sabbia, infine in località Linfano, dove a rischio erano le attività produttive della zona. Qui per arginare l’avanzata dell’acqua il personale dei Bacini Montani ha alzato la pista ciclopedonale lungo l’argine con 80 camion di materiale.
La pioggia misurata a Malga Bissina, prossima al bacino del Sarca, ha registrato 205,4 mm, mentre la quota neve è sempre stata molta alta, in media sopra i 2800 m, con complessivamente circa il 40% di precipitazioni in più di quelle attese.
L’idrometro di Ponte del Gobbo, che esiste dal 1994, ha rilevato un’altezza dell’acqua pari a 3,10 metri, equiparabili a una portata di circa 550 mc/s, quando nell’evento del 1999 l’altezza era stata di 3,5 metri per una portata di circa 650 mc/s.
La vicinanza con un altro momento critico, quello del 29 e del 30 agosto, durante il quale il Sarca ha sfiorato gli argini, rende fondamentale approfondire la situazione del corpo idrico e valutare i possibili interventi, primo fra tutti quello della pulizia dell’alveo, già peraltro programmata in base al piano di tagli provinciale.

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