Periodo di secca, preoccupa il livello del Garda
Preoccupano i livelli del Garda, in vista di quanto annunciato dalla Regione Veneto, ossia di stare attenti a navigare cautamente sulle sue acque per l’affioro di scogli o secche che, ovviamente per la scarsità d’acqua del bacino possono affiorare in superficie. L’inverno è stato particolarmente secco, le precipitazioni non riescono a colmare la scarsità d’acqua, le montagne sono sempre più povere di neve e di conseguenza il ciclo naturale non si chiude come si vorrebbe. Questo, ormai, è sotto gli occhi di tutti. In mezzo ci sono le coltivazioni della pianura a sud del lago e anche se il livello del Garda in questi giorni è attestato su +81 centimetri rispetto allo zero idrometrico, non c’è certo da stare allegri. In questi anni si è arrivati soltanto una volta ad avere un livello più basso, quel +76 centimetri del 2017 rispetto al livello al quale l’acqua del lago inizia a defluire nel Mincio, quota 64 metri sul livello del mare. Sarebbe meglio se il livello fosse attestato sul dato più rassicurante di +110 cm, indicato solitamente nei mesi di giugno. Il livello del lago di Garda è regolato dalle chiuse tra Salionze e Peschiera, un livello che tiene conto di tutte queste variabili annesse e connesse col più grande bacino d’acqua dolce italiano, prelievi compresi per irrigare le coltivazioni a sud, ma quel che è certo è che la stagione è difficile anche se le previsioni di chi sovrintende, ossia l’Aipo, l’Agenzia interregionale per il fiume Po si sente di affermare che si potrà arrivare a fine stagione estiva abbastanza tranquillamente. Tornando a parlare di navigazione, è ovvio che le preoccupazioni vedono “coinvolta” in prima fila la Navigarda i cui mezzi, un livello del lago a +30 cm allo zero idrometrico, iniziano ad avere difficoltà. Come nel 2007 quando si era arrivati a soli + 18 cm a luglio, a + 10 in agosto e addirittura a soli + 8 a settembre dello stesso anno, con “allarme rosso” quando si tocca la soglia dei + 15 cm rispetto allo zero idrometrico.
Per ora, dunque, relativa calma e tranquillità nonostante l’avviso di “cauta navigazione” che impone a chiunque vada sul lago di stare molto attenti a non passare su secche o rocce affioranti. Su tutto veglia la Comunità del Garda di cui Riva del Garda è tornata a far parte, e come ha avuto modo di dire il sindaco Cristina Santi “per ora non esistono particolari preoccupazioni nonostante sia visibile il basso livello delle acque. Monitoriamo la situazione costantemente con la Comunità, con i sindaci delle due sponde, sia per la navigazione sia per l’allerta meteo e i livelli del lago”.