Patti digitali: interesse e partecipazione

Redazione13/10/20254min
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Si è svolto nella serata di mercoledì 8 ottobre al Centro giovani intercomunale Cantiere 26 un incontro pubblico di presentazione dei patti digitali rivolto alle principali agenzie educative della comunità: associazioni sportive, scout, Arco Giovani, Smag, Casa Mia, Istituto comprensivo, Gardascuola, asili nido, scuole dell’infanzia, oratorio e pediatri. A illustrare l’iniziativa, un’alleanza educativa tra famiglie, educatori e enti locali finalizzata a promuovere un uso consapevole e sostenibile della tecnologia, l’assessore a istruzione, politiche sociali e giovanili Mattia Mascher.

 

 

«È uno strumento importante -ha spiegato, tra l’altro, l’assessore- perché definisce poche regole guida sull’uso consapevole della tecnologia, in particolare degli smartphone. Non si tratta in alcun modo di demonizzare la tecnologia, ma semplicemente di definire delle regole comuni sull’utilizzo dello smartphone. E non sono regole rigide ma dei suggerimenti; ogni famiglia deve trovare la sua strada, il suo modo di interpretare quella che è una proposta educativa. Ma l’invito è a prenderla sul serio e a fare tutti la propria parte: negli ultimi anni abbiamo assistito a una forte accelerazione nello sviluppo delle tecnologie digitali, che ha portato con sé diverse opportunità ma anche molteplici rischi, in particolare per quanto riguarda il benessere e la salute dei più giovani. Dati scientifici dimostrano che queste tecnologie, se concesse precocemente e senza attenzione, possono nuocere al naturale processo di crescita cognitiva, affettiva e relazionale, oltre che lasciar spazio a comportamenti online a rischio e a forme di cyberbullismo. Nonostante ciò, oggi è in continuo anticipo l’età di accesso alle tecnologie da parte di bimbe e bimbi, dovuto anche alla forte pressione sociale e commerciale a cui sono sottoposti i genitori, che spesso si trovano in difficoltà di fronte alle richieste insistenti dei loro figli e figlie e alla preoccupazione che il mancato accesso alla tecnologia li possa rendere isolati dai coetanei. Il problema dev’essere affrontato in un’ottica di comunità educante, senza colpevolizzare i genitori e senza demonizzare le loro paure, che sono legittime.»

All’incontro c’era anche «Patti digitali, amicizia lunga», un gruppo di genitori, insegnanti, rappresentanti di associazioni culturali, giovani e cittadini sensibili al tema e con cui l’amministrazione comunale ha avviato un propizio dialogo che è sfociato nella recente adozione del “Patto digitale comunità di Arco”. All’incontro ha preso la parola anche la dott.ssa Elisabetta Bertagnolli, che in rappresentanza dei pediatri e quale esperta dello sviluppo infantile si è soffermata in particolare sulle basi medico scientifiche del problema e dello strumento del Patto digitale.

«Mi pare che ci sia interesse e che stia maturando la giusta sensibilità -dice l’assessore Mascher- e se non risolveremo tutti i problemi, che sono complessi ed epocali, sono certo che qualcosa di importante lo otterremo. Essendo, quello digitale, un patto di comunità, l’obiettivo è coinvolgere tutta la comunità educante. Dopo questo passaggio con le agenzie educative, ora si tratta di coinvolgere il Distretto famiglia e, tramite la Comunità di valle, gli altri Comuni del nostro territorio.»

► per maggiori informazioni e per aderire: https://pattidigitali.it/arco