Parco Arciducale di Arco: giardino botanico in rinascita, riapertura a breve

Nicola Filippi18/05/20254min
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Ad Arco, dove la natura incontra la storia, il Parco Arciducale — noto anche come Arboreto — si avvia a vivere una nuova stagione di splendore. Nato nel 1872 per volontà dell’Arciduca Alberto d’Asburgo, il parco è stato concepito come un giardino botanico privato di ispirazione mitteleuropea, capace di accogliere specie vegetali esotiche grazie al particolare microclima della zona. Oggi, a oltre 150 anni dalla sua fondazione, si prepara a riaprire al pubblico completamente rinnovato.
I lavori di restauro e valorizzazione, avviati grazie ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), entrano in queste settimane nella loro fase conclusiva. L’intervento ha coinvolto sia gli elementi architettonici — con il recupero dei muri perimetrali, delle serre e degli edifici storici — sia il cuore pulsante del parco: il suo straordinario patrimonio botanico.

 

 

Proprio in questi giorni i giardinieri stanno completando le nuove piantumazioni, con un’attenzione scientifica curata dal MUSE – Museo delle Scienze di Trento. È stata recentemente piantumata la Serra Umida, la più piccola del complesso, mentre per la prossima settimana è in programma l’intervento nella Serra Grande. Il progetto botanico non è solo un restyling estetico, ma una vera e propria operazione di arricchimento e riorganizzazione della biodiversità: sono state introdotte nuove specie da ambienti climatici differenti, incluse conifere nordamericane, essenze asiatiche e mediterranee.
In un segnale di cambiamento anche formale, le palme storiche sono state completamente rimosse: al loro posto, pali strutturali sosterranno rosai rampicanti, coerenti con una visione più sostenibile e simbolicamente legata alla rinascita. Gli spazi della palazzina servizi sono già stati arredati e pronti ad accogliere visitatori e attività didattiche.
La valorizzazione del parco non è solo ambientale, ma anche culturale e sociale. Rientra pienamente nel disegno di una città che vuole fare della bellezza, dell’educazione ambientale e della memoria storica una risorsa condivisa.
La riapertura al pubblico è attesa per la fine di maggio 2025. Un traguardo importante, che riporterà i cittadini e i visitatori in un luogo caro all’identità di Arco, oggi più che mai pronto a raccontare — attraverso le sue piante, i suoi sentieri e le sue architetture — la storia di un territorio che ha saputo far dialogare tradizione e innovazione