Palafitte di Fiavé e Ledro: dieci anni dal riconoscimento UNESCO

Redazione29/03/20213min
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Nel 2021 ricorrono i dieci anni dell’iscrizione nella lista del Patrimonio mondiale dell’UNESCO del sito seriale e transnazionale “Siti palafitticoli preistorici dell’arco alpino”. Ne fanno parte anche le palafitte trentine di Fiavé e Ledro, scelte assieme ad altre 109 aree archeologiche tra le oltre 1.000 realtà palafitticole situate in Italia, Francia, Svizzera, Germania, Austria e Slovenia. Un anniversario importante e significativo per Fiavé dove, a completamento del Museo delle Palafitte, sta sorgendo il Parco Archeo Natura, la cui apertura è prevista nel prossimo giugno.
In occasione del decennale il Gruppo di Coordinamento internazionale del sito UNESCO ha messo a punto una serie di attività volte alla valorizzazione e alla divulgazione di questo inestimabile bene della collettività. Le iniziative sono raccolte sul sito web ufficiale www.palafittes.org. Tra queste “10 years – 100 stories”, 10 anni – 100 storie, una vetrina digitale nella quale ciascuna realtà propone tre reperti particolarmente significativi o curiosi della propria collezione.

L’obiettivo è di offrire una panoramica del sito seriale UNESCO e presentare i ritrovamenti nei singoli siti palafitticoli e le loro caratteristiche. Un’esposizione dinamica dove per ogni oggetto sono riportati una breve descrizione, il materiale, la datazione e il museo nel quale è esposto. Cliccando sull’immagine si apre una scheda di approfondimento per chi desideri saperne di più: a cosa serviva l’oggetto, come è stato realizzato, cosa ci racconta della vita quotidiana di 4.000 anni fa.
Il Museo delle Palafitte di Fiavé ha scelto tre reperti molto particolari, sia per l’eccezionale stato di conservazione sia per la loro funzione. L’ambiente della torbiera, povero di ossigeno, ha rallentato di molto la decomposizione degli oggetti consentendo la conservazione fino ai nostri giorni di materiali organici come il legno e addirittura le fibre vegetali. Sono realizzati in questi materiali i reperti di Fiavé dell’età del Bronzo esposti in museo e mostrati anche nella vetrina digitale: un copricapo in fibre di pino e viburno, un frullino in legno di abete per la produzione del burro e un recipiente in legno di conifera. Si tratta di testimonianze importanti che sottolineano l’unicità dei ritrovamenti di Fiavé e della straordinaria collezione di 300 oggetti in legno, unica in Europa.
Ulteriori informazioni sono disponibili anche sul sito web delle palafitte italiane UNESCO www.unescopalafitteitalia.beniculturali.it

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