P.A.T., assegno unico: nuovi sostegni alle famiglie più numerose

Redazione30/09/20173min
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Via libera definitivo dalla Giunta ai criteri di attuazione dell’assegno unico provinciale, che entrerà in vigore dal 1° gennaio 2018 interessando, secondo le stime, circa 40.000 nuclei familiari e circa 180.000 persone fisiche beneficiarie. Rispetto al progetto iniziale sono state confermate tutte le misure che compongono il nuovo strumento con l’apporto di ulteriori modifiche migliorative, anche a seguito del parere espresso dalla quarta Commissione consiliare, che ne accentuano l’efficacia e l’inclusività, prevedendo in particolare ulteriori aiuti alle famiglie con figli minori per l’accesso ai servizi della prima infanzia, una riduzione degli oneri per le famiglie con lavoro precario qualora venga meno una fonte di reddito e un rafforzamento del contributo provinciale a partire dal secondo figlio. “Con oggi si parte – sottolinea con soddisfazione il vicepresidente Alessandro Olivi – . Al termine di un confronto ampio e plurale, nel corso del quale sono stati raccolti contributi importanti, siamo arrivati all’approvazione finale dei criteri di attuazione di questa vera e propria ‘rivoluzione’ nel nostro welfare. L’assegno unico è una misura nuova perché tiene dentro allo stesso contenitore tre grandi obiettivi: il contrasto alla povertà, il sostegno alle famiglie e alla natalità, ed il sostegno all’invalidità. Da un lato quindi il contrasto all’indigenza in tutte le sue forme, aiutando anche chi si aiuta da sé e sta passando ad una situazione di estremo bisogno ad una di bisogno minore, ed è questo il senso dell’innalzamento dell’Icef a 0,16; dall’altro il sostegno alla famiglia, anche a prescindere dalla sua situazione economica, perché crediamo che sia importante promuovere il welfare familiare e la natalità in un Paese ancora deficitario sotto questo profilo. Attenzione: anche se gli indicatori ci dicono che stiamo uscendo dalla crisi, i bisogni sociali a cui cerchiamo di dare risposta non svaniscono immediatamente. Ne siamo consapevoli ed è per questo che ci assumiamo un impegno importate sul piano economico: si parte da uno stanziamento di oltre 75 milioni di euro ma con una riserva di risorse che potrebbero essere impiegate per soddisfare anche una domanda superiore alle stime, garantendo adeguata copertura a tutti coloro che ne avranno diritto. In ogni modo, rispetto alla somma degli stanziamenti preesistenti, sui diversi strumenti ora ricondotti all’assegno unico,, abbiamo stanziato circa 18 milioni in più: 4 milioni in più per il contrasto alla povertà, 11 milioni in più per le famiglie con figli e 3 milioni in più per gli invalidi civili”.
Le domande potranno essere presentate dal 10 di ottobre.

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