Orsi in Trentino, dal Ministero Ok al trasferimento
Il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica “è impegnato, insieme con la Provincia di Trento, a trovare una soluzione per favorire il trasferimento degli esemplari in eccesso, in un quadro di misure e interventi che garantiscano la sicurezza dei cittadini”.
È quanto emerge dal tavolo di confronto politico sulla emergenza plantigradi in Trentino, che si è svolto nella sede del dicastero, riferisce una nota, precisando che il Mase “provvederà, già nei prossimi giorni, ad attivare tutti i canali diplomatici necessari per richiedere la disponibilità ad ospitare gli orsi problematici presso strutture straniere”.
All’incontro era presente, assieme al ministro Gilberto Pichetto e al sottosegretario Claudio Barbaro, il governatore di Trento, Maurizio Fugatti.
“Siamo soddisfatti perché oggi, per la prima volta dopo le verifiche tecniche di queste ultime settimane, il Ministero si è impegnato ufficialmente a trovare una soluzione per favorire il trasferimento degli esemplari di orso in eccesso, in un quadro di misure e interventi che garantiscano la sicurezza dei cittadini e un giusto equilibrio tra plantigradi ed esseri umani”. È quanto ha dichiarato il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti, al termine del tavolo di confronto dove erano presenti anche l’assessore all’agricoltura, foreste, caccia e pesca Giulia Zanotelli e il dirigente generale del Dipartimento Protezione civile, foreste e fauna, Raffaele De Col.
“Ora il ministero attiverà tutti i propri canali diplomatici per trovare nuove soluzioni all’estero per gli orsi considerati in eccesso nel nostro territorio – ha continuato Fugatti -. Siamo quindi soddisfatti delle parole del ministro Picchetto e del sottosegretario Barbaro, che riconoscono in pieno le esigenze e le ragioni della Provincia autonoma di Trento. Ora però attendiamo anche da parte del tavolo tecnico la revisione del protocollo Pacobace – conclude il presidente – perché riteniamo che il Trentino debba avere l’autonomia nella gestione dei grandi carnivori”.
(ANSA)