Oro agli Italiani paraclimbing per la campionessa Capovilla, ora sogna Los Angeles 2028

Nicola Filippi23/06/20243min
LUCIA CAPOVILLA PARACLIMBER CAMP ITALIANI (2)
LUCIA CAPOVILLA PARACLIMBER CAMP ITALIANI (1)



 

A Reggio Emilia si è disputato il Campionato Italiano di ParaClimbing. Per gli atleti dell’associazione sportiva “Arco Climbing” è stato un altro fine settimana di sudore e fatica, ma tantissime soddisfazioni, sotto forma di medaglie. La più pesante, quella in oro, nella categoria AU2 è finita, manco a dirlo, ancora una volta al collo di Lucia Capovilla, la climber veneziana che ora vive e si allena nella città di Arco. Medaglie sono arrivate anche da Nadia Bredice nella categoria Blind, mentre nella RP1 resta stabilmente al vertice Gian Matteo Ramini.
Ma questo Campionato Italiano aveva un sapore diverso rispetto agli altri: “C’è una concreta possibilità – spiega Lucia Capovilla – di veder debuttare questo sport alle Olimpiadi di Los Angeles, nel 2028. Conosceremo la decisione del Comitato la settimana prossima. Ma intanto viviamo ogni gara nella speranza che possa succedere. Adesso il sogno si fa sempre più concreto. Non è solo una speranza. Ma un sogno che ora potrebbe avverarsi”. Intanto, il 26 giugno si riparte, destinazione l’Austria, per gareggiare in Coppa del Mondo a Innsbruck: “Il giorno dopo dovrebbe arrivare la conferma ufficiale se siamo dentro il programma delle prossime Olimpiadi 2028. In caso di conferma, dovremo aspettare ancora per capire quali discipline e categorie saranno ammesse”.
Dovesse arrivare la notizia tanto attesa, quanto cambierà la tua vita? “Oddio, non ci credo ancora! Io ero già entrata nella mentalità di atleta già prima di questa notizia – spiega la neo campionessa italiana – Da questo punto di vista è positivo, perché mi sento già pronta, non mi sento in ritardo”.
“La cosa più grande che potrebbe aprirsi invece è la possibilità di entrare all’interno dei Corpi dello Stato – spiega ancora Lucia Capovilla – questo mi permetterebbe di lasciare il lavoro e potermi concentrare solo su questo sport e investire tutte le mie forze. Mi permetterebbe di lavorare su altri aspetti, che non è solo l’arrampicata. Avere un nutrizionista, andare in palestra per fare cardio, avere un mental coach, tutte quelle cose che sto facendo anche adesso ma nei ritagli di tempo, con tutti gli impegni di lavoro”.
Ora testa e cuore al prossimo impegno di Coppa del Mondo. Poi dita incrociate. Aspettando la lieta novella a cinque cerchi.

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