Onda su onda la spiaggia se ne va, ma sarà ripristinata
Con la determina di fine marzo il Servizio Bacini Montani stanzia la somma di duecentomila euro a favore del “ripascimento” (termine forse astruso) del lungolago e di alcune spiagge del Garda trentino. La ghiaia che il moto ondoso si porta via, insomma, va ripristinata laddove necessita, anche per cercare d’arginare eventi come l’alluvione dell’ottobre scorso che in diversi punti del percorso fluviale del Sarca ha eroso le sponde. Dilavamento da moto ondoso che va integrato, dunque, per questo si è deciso di stanziare la somma in base ad una perizia esecutiva volta al mantenimento del demanio idrico e delle relative opere idrauliche lungo la sponda trentina del più grande lago italiano. Così com’è previsto lo svaso di materiale ghiaioso dalle sponde del fiume Sarca, l’immissario del Garda, il posizionamento di scalette per facilitare l’accesso alle imbarcazioni e la ristrutturazione di alcuni “pennelli” vetusti e risalenti al secolo scorso. Insomma, il reticolo del bacino idrografico tutto sarà “oggetto” d’interventi volti al miglioramento e messa in sicurezza di quelle zone o opere che necessitano di ridurre i possibili rischi futuri di nuove piene o grandi precipitazioni piovose. Tra la foce del Sarca e i lidi, dunque, grandi lavori e movimento di metri cubi di materiale necessario alla prevenzione generale e sicurezza della popolazione.