Onda contro l’assessore Failoni: “Fermare l’overtourism”

Redazione14/10/20244min
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Il gruppo politico Onda Alto Garda, composto da Johnny Perugini, Stefano Santorum e Letizia Vicari, boccia le parole dell’assessore provinciale al turismo Failoni, intervenuto a un convegno sul nuovo turismo arabo: “Non mi sentirete mai parlare di overtourism, perché in Trentino abbiamo solo alcune giornate di difficoltà…”, “vogliamo portare 4 milioni di nuovi turisti in Trentino”.
“Viene spontaneo chiedersi se l’Assessore competente abbia davvero compreso cosa significa e quale è la portata della problematica su un territorio come il nostro – scrivono dal movimento Onda – Ridurre l’overtourism ad “alcune giornate di difficoltà” significa non aver compreso, o non voler ammettere, che la problematica coinvolge tutti gli ambiti del vivere quotidiano. Traffico, mancanza di alloggi, carenza e difficoltà di accesso ai servizi, costo della vita molto superiore alla media nazionale, non possono essere ridotti con un banale “pochi giorni di difficoltà”. Tanto più che nell’Alto Garda ormai quelle “alcune giornate” sono diventate la regola per gran parte dell’anno”.
“Perfino il neoeletto Presidente di Confindustria, Lorenzo Delladio, ha bacchettato l’intervento di Failoni – si legge ancora – rimarcando che il Trentino non è “solo” turismo. D’altra parte, i problemi sociali ed ambientali derivanti da quel modello sono emersi in maniera prepotente”.

 


 

“La grande massa di presenze turistiche rende ancora più acute ed evidenti carenze interne che la politica provinciale e locale non ha saputo o voluto affrontare – spiegano ancora Perugini, Santorum e Vicari – I problemi di mobilità causati dall’intasamento delle strade che pesano su famiglie e aziende dei residenti, l’aumento del costo della vita superiore alla media nazionale che compromette il potere d’acquisto in particolare delle fasce deboli della nostra comunità. Ma anche l’ulteriore pressione su servizi sanitari, in particolare il pronto soccorso dell’Ospedale, già messi a dura prova dalle ben note carenze. Negarlo significa soprattutto non cominciare a gestirlo. Noi riteniamo che investire sul benessere dei residenti sia la strada giusta anche
per “salvare” l’economia turistica altogardesana”.
Nel lungo intervento, lanciano anche una proposta all’assessore provinciale Failoni: “Correggiamo insieme la tematica degli affitti turistici, realizziamo le infrastrutture stradali e i parcheggi di attestamento che servono, investiamo nell’ospedale di Arco, rigeneriamo il territorio e il paesaggio.
Destagionalizzare il turismo non significa di certo portare altri 4 milioni di turisti nel resto dell’anno, sommandoli a quelli che già di solito arrivano. A nostro modo di vedere deve significare “spalmare con intelligenza e determinazione le presenze sulle reali capacità di sostenibilità” del nostro territorio con un forte aumento della qualità e redditività. Dopo anni di crescita quantitativa è arrivato il momento di fermarsi per puntare con decisione sulla qualità di tutte le strutture ricettive con particolare attenzione agli all’innalzamento degli standard di base: maggiore attenzione nei prodotti e servizi, massima qualità di alloggi, ristoranti, attività e trasporti, adottando pratiche per ridurre l’impatto ambientale; valorizzare i prodotti tipici del territorio, promuovendone le caratteristiche uniche, coinvolgendo anche nei vantaggi la comunità locale e garantendo un ambiente sicuro e accogliente per residenti e visitatori. Dobbiamo ricreare un’offerta di qualità per un turismo di qualità che viva l’Altogarda per tutto l’anno senza pesare sul territorio, dove il turista sia vissuto come ospite gradito e non come invasore”.

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