Onda attacca la politica urbanistica della giunta Betta

Nicola Filippi20/10/20244min
IMG-20240909- HOTEL ARCO PONTE SARCA (5)



 

Il gruppo politico Onda Alto Garda e Ledro attacca, senza se e senza ma, la politica urbanistica della giunta Betta, prendendo spunto dagli ultimi accadimenti di cronaca: la “travagliata vicenda dell’ex Argentina e dell’ex Calvario, come pure dell’ex Hotel Arco a Mogno”, puntando l’attenzione sul destino di villa Angerer in via Passo Buole. L’attacco arriva con un lungo comunicato stampa.
Partiamo con l’ex Calvario e ex Argentina, “triste conclusione di una triste storia, soprattutto per la nostra comunità – scrive il gruppo politico – in origine il piano attuativo dell’area concedeva il recupero “filologico” dell’antico sanatorio Argentina (bell’esempio di architettura tardo ottocentesca) con nuove costruzioni ad uso residenziale armoniosamente inserite nel rispetto della morfologia della collina, per una volumetria di 15.000 mc residenziali e, al posto dell’ex-Calvario, una struttura alberghiera di elevata qualità di 5.000 mc. Quello che è successo è sotto gli occhi di tutti, un complesso residenziale che Gianantonio Stella sul Corriere della Sera ha definito ‘ecomostro’. La costruzione ha sollevato l’indignazione di larga parte della cittadinanza e spinto l’associazione Italia Nostra a denunciare l’abuso alla magistratura. Le sentenze emesse dai tribunali, oltre a biasimare lo sfregio paesaggistico prodotto, hanno accertato una volumetria di 20.000 metri cubi residenziali invece dei 15.000 mc previsti, con un abuso di quasi 5.000 mc”.
“Il comune cittadino si sarebbe aspettato quindi che l’amministrazione comunale sanzionasse questo comportamento, anche per il maggior lucro derivato dall’aver realizzato volumetrie residenziali al posto di quelle turistiche, di certo non che concedesse altra volumetria – si legge ancora nel documento di Onda – L’accordo urbanistico intervenuto ora con Cosmi prevede invece, in cambio della cessione gratuita al Comune dell’ex-Calvario e della sua demolizione, poco meno di altri 5.000 mc residenziali da erigere in via Venezia in un’area oltretutto destinata a verde privato. L’intera vicenda urbanistica, a nostro parere, assume i connotati di un caso-scuola di mala urbanistica: alla pesante ferita al paesaggio si accompagna la mancata realizzazione di un albergo ad elevata qualità e nuovo consumo di suolo”.
Anche sull’ex Hotel Arco il gruppo politico rappresentato in Provincia da Filippo Degasperi fa strame della programmazione urbanistica del Comune di Arco. “Il vecchio piano attuativo di zona prevedeva in quel caso la costruzione di un albergo di qualità molto alta con un bel parco affacciato sul fiume, che avrebbe qualificato l’offerta di accoglienza turistica di Arco – si legge – Anche lì invece vedremo sorgere oltre ad una struttura turistica-sportiva 3 palazzine ad uso residenziale con conseguente consumo di suolo e danno paesaggistico”.
“Confidiamo che almeno possa essere salvato e restaurato il compendio di villa Angerer, per il quale prende corpo l’ipotesi di destinarlo a museo – conclude Onda – Ma è stato solo grazie alla tenace resistenza del Comitato Tutela di Romarzollo e delle associazioni ambientaliste che l’ultimo esempio rimasto di architettura sanatoriale del Kurort potrà essere salvato e il suo magnifico parco assicurato come polmone di verde pubblico. Ricordiamo che fino a poco tempo fa il sindaco Betta ancora rimpiangeva che il progetto non si sia concretizzato”.

La Busa Vorremmo mostrarti le notifiche per restare aggiornato sulle ultime notizie.
Rifiuta
Consenti notifiche