Onda: “Alloggi turistici e overtourism, già pronto il Disegno di legge”
L’estate 2024 nell’Alto Garda e Ledro non sarà ricordata solo per essere stata la più calda degli ultimi anni, ma anche per alloggi turistici e overtourism. Sulla questione Alvaro Tavernini e Johnny Perugini, consiglieri della Comunità di valle, hanno inviato una Pec al presidente Mimiola per chiedere la convocazione di un’assemblea per la Pianificazione e lo Sviluppo, alla luce dell’esito dell’assemblea convocata dall’Azienda di promozione turistica Garda Dolomiti con amministratori e portatori d’interesse. I due consiglieri, valutando positivamente l’impegno di Apt, ritengono invece che “possa essere pericoloso demandare le decisioni strategiche” sulla tematica degli alloggi turistici a “un tavolo di lavoro – scrivono – nel quale la rappresentanza democratica dei cittadini non sia espressione di quanto previsto
dalle norme e dove esiste la concreta possibilità che a quel tavolo siedano anche persone, anche amministratori, che gestiscono alloggi ad uso turistico”. “Non possiamo credere che in territorio omogeneo come l’Alto Garda possano esserci sette regolamenti diversi per la gestione della situazione degli alloggi turistici”, scrivono ancora. “Riteniamo doveroso – concludono – che il presidente convochi al più presto una riunione istituzionale”.
Sullo stesso tema, interviene anche il gruppo Onda Alto Garda e Ledro con un lungo documento, firmato da Letizia Vicari, Stefano Santorum e Johnny Perugini. “La misura è colma”, scrivono, ricordando “il Disegno di Legge presentato dal Consigliere provinciale Filippo Degasperi (Onda), mesi e mesi fa”, presentato a inizio estate alla stampa al bar dei Pini: “Prevede un riordino normativo di tutte le leggi provinciali che hanno influenza sul settore, proprio per garantire quella autonomia di gestione comunale e territoriale che ora tutti auspicano. Anzi, pretendono!”.
Il disegno di legge di Degasperi andrà in discussione in Commissione provinciale dal 4 settembre: “Forse è il caso di leggerlo in fretta e di sostenerlo – scrive Onda – il treno non passa due volte”. Per il gruppo Onda “occorre affrontare seriamente il tema della proliferazione incontrollata degli alloggi turistici”. Ma soprattutto “è tempo di agire – scrivono ancora – mettere finalmente una disciplina seria sugli alloggi turistici, porre un tetto al numero degli ospiti presenti, compatibile con la vivibilità dei residenti – spiegano ancora da Onda – e che almeno il 50% (di più? di meno? Discutiamone!) dell’introito della tassa di soggiorno venga destinata ai comuni per coprire le maggiori spese pubbliche (gestione rifiuti, depurazione scarichi fognari, pulizia spazi pubblici, gestione della polizia locale, parcheggi) derivanti dall’ospitalità turistica”.
“Se vogliamo evitare i contrasti già visti in altri contesti europei – chiosano infine – si ascoltino i segnali di insofferenza che vengono dai residenti. Serve un tavolo di confronto condiviso. Servono decisioni giuste”.