Okay della Provincia: sarà rimesso a nuovo il depuratore del Linfano
Undici interventi dedicati al depuratore del Linfano ad Arco, per un valore complessivo di 5 milioni di euro. Le modifiche strutturali sono state presentate al Comitato dei cittadini Linfano-Torbole dal presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti e dal vicepresidente e assessore all’urbanistica e ambiente Mario Tonina. Presenti anche il commissario della Comunità Alto Garda e Ledro Gianni Morandi e il vicesindaco di Arco Roberto Zampiccoli.
“Si tratta di un percorso tecnico di sistemazione dell’impianto – ha evidenziato il presidente Fugatti – che punta in primis a ridurre drasticamente i disagi segnalati, a partire dal problema degli odori molesti”. Il vicepresidente Tonina ha indicato gli 11 interventi, condivisi con i Comuni, come frutto di un impegno assunto dall’Amministrazione provinciale per rispondere alle istanze del territorio che da tempo convive con questa problematica.
Questi gli interventi previsti nel breve periodo , che saranno completati nel 2022:
la realizzazione di un nuovo tratto di collettore intercomunale – già in fase di realizzazione – in località Linfano, che consentirà il trasporto di una maggiore quantità di reflui all’impianto nei momenti di forti piogge ed evitare possibili sversamenti nelle campagne;
la modifica della vasca di riduzione dei fanghi per utilizzo come accumulo per evitare scolmi di liquami non depurati nella Sarca;
l’adeguamento dei sistemi di diffusione e solubilizzazione dell’aria nelle vasche di ossidazione per permettere la completa nitrificazione della componente ammoniacale e poter far fronte, al bisogno, ad un maggiore carico organico;
il trattamento dell’aria del locale di digestione aerobica dei fanghi per una migliore qualità dell’aria emessa dal depuratore.
Nel cronoprogramma messo a punto dalla Provincia questi invece i lavori da completare entro il 2023:
sostituzione delle tubazioni di ricircolo e di supero dei fanghi e la sostituzione degli impianti di pompaggio di tutti e tre i sedimentatori per garantire una maggiore flessibilità delle operazioni di gestione del processo depurativo;
la realizzazione di nuove coperture sulle vasche di ossidazione biologica con una struttura in vetroresina con l’obiettivo di ridurre l’impatto visivo delle vasche.
Infine, nel 2024 saranno conclusi gli interventi rimanenti:
la sostituzione della macchina grigliatrice con una nuova di capacità adeguata all’incremento di carico e la realizzazione di una nuova griglia a stramazzo sulla condotta di sfioro, che aumenteranno la capacità di trattamento dell’impianto;
la realizzazione di una nuova vasca di accumulo dei reflui con una capacità di circa 1.500 metri cubi per il trattamento nei momenti di minor carico idraulico e il mascheramento dell’impianto attraverso la realizzazione di un tomo coperto di piante che nasconderà la vista della struttura dalla pista ciclabile;
la realizzazione di un nuovo sedimentatore finale per aumentare la capacità idraulica complessiva del depuratore; il rinnovo del comparto soffianti e del sistema di controllo e regolazione dell’aria per ottimizzare i consumi di energia e la regolazione dell’ossigeno disciolto nelle due vasche di ossidazione; l’incremento del volume di invaso delle vasche di ossidazione, con un conseguente incremento della capacità depurativa fino al 30%.