Nuvola, 600 operatori punto di riferimento per logistica e pasti
11 Nuclei e quasi 600 operatori al servizio di chi è colpito dalle calamità. Ma anche un impegno instancabile in favore delle comunità locali ed a supporto dei colleghi della Protezione civile trentina impegnati nei soccorsi. I Nuvola (Nucleo volontari alpini) del Trentino, guidati dal presidente Lorenzo Pegoretti, si sono riuniti in assemblea negli spazi della sede operativa di Lavis, alla presenza del direttore generale della Provincia e capo della Protezione civile Raffaele De Col, del dirigente del Servizio prevenzione rischi e Cue Stefano Fait e di tanti rappresentanti delle diverse Strutture operative. Il saluto e il grazie del presidente della Provincia Maurizio Fugatti per “la vostra grande forza solidale” è stato portato dal presidente del Consiglio regionale Roberto Paccher.
Nel corso del 2023, tante sono state le attività promosse sul territorio, sia nell’ambito delle emergenze, sia per il sostegno ad iniziative richieste da Gruppi Alpini, Comuni e Associazioni operanti nelle diverse comunità locali. I volontari hanno operato anche fuori dai confini regionali, come in occasione dell’alluvione che ha colpito l’Emilia Romagna. “Un evento che ha visto avvicendarsi decine di volontari dal 24 maggio all’8 giugno – ha ricordato il presidente Pegoretti nella sua relazione -. Nella sede di Cà di Lugo di Romagna abbiamo fornito pasti caldi agli operatori della Protezione civile trentina impegnati con le idrovore nello svuotamento di abitazioni, garage e cantine, oltre che agli operatori di Dolomiti ambiente, coinvolti nello smaltimento di rifiuti e materiali danneggiati dall’acqua”.
Nel corso degli anni, i Nuvola hanno dimostrato di rappresentare un importante valore aggiunto che non si limita al confezionamento dei pasti, poiché si attiva in tutte le attività richieste a partire dall’emergenza Covid, fino all’evento Vasco Live e all’ultimo servizio in favore dei richiedenti asilo. “Il direttivo – ha aggiunto Pegoretti – guarda all’interesse dell’intera associazione e alla sua crescita, perché fare passi in avanti significa progettare il futuro”. Un futuro per il quale si guarda con interesse all’ingresso di under 30 e under 40.