Nuovo radar meteorologico sul Monte Macaion, precisione e prevenzione

Un passo avanti importante per la sicurezza del territorio e il monitoraggio delle condizioni atmosferiche. È stato inaugurato venerdì 30 maggio il nuovo radar meteorologico sul Monte Macaion, a 1866 metri di altitudine. Il nuovo impianto, frutto della collaborazione tra le Province autonome di Trento e Bolzano, consentirà un monitoraggio meteo più preciso, tempestivo e affidabile su tutto il territorio regionale. Alla cerimonia hanno partecipato il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti e il suo omologo altoatesino Arno Kompatscher.
La messa in funzione definitiva del radar, preceduta da una fase di test iniziata nell’autunno 2023, è stata completata con la demolizione del vecchio traliccio (risalente al 1999) nella primavera 2024. Il progetto, dal valore complessivo di 3,5 milioni di euro, è stato cofinanziato in parti uguali dalle Province di Trento e Bolzano.
Il nuovo radar doppler polarimetrico è ospitato su una torre in calcestruzzo armato, progettata per integrarsi armoniosamente nel contesto paesaggistico. Grazie a tecnologie di ultima generazione, l’installazione permette di monitorare fenomeni atmosferici in tempo reale su un’area di 120 chilometri di raggio. L’infrastruttura è protetta da un “radome” con moduli pentagonali che ricordano un pallone da calcio. È stata concepita con materiali innovativi che garantiscono la massima compatibilità elettromagnetica e resistenza agli eventi atmosferici.
La tecnologia a doppia polarizzazione consente l’emissione e la ricezione del segnale elettromagnetico sia nella componente orizzontale che in quella verticale. Questo, consente di stimare con maggior precisione l’intensità della precipitazione, ridurre gli errori indotti dall’attenuazione del segnale che propaga attraverso la pioggia, filtrare più efficacemente gli echi prodotti da bersagli non meteorologici, distinguere tra le diverse fasi di precipitazione. Infine, oltre a ricavare indicazioni sulla probabilità di presenza di grandine, con questo nuovo radar è possibile avere una stima delle sue dimensioni.
I dati raccolti nel corso del 2024, confrontati con quelli della rete pluviometrica al suolo, evidenziano un netto miglioramento nella stima radar delle precipitazioni. Inoltre, durante la stagione estiva sono stati acquisiti i primi dati relativi alla dimensione della grandine. In assenza di misurazioni dirette al suolo, queste osservazioni costituiscono l’unica fonte di informazione disponibile per l’intero territorio regionale.
All’inaugurazione erano presenti, tra gli altri, anche il dirigente generale del Dipartimento Protezione civile, foreste e fauna Stefano Fait e la direttrice dell’Ufficio provinciale per meteorologia e prevenzione valanghe della Provincia autonoma di Bolzano Michela Munari.