Nuovo parcheggio interrato al Parco della Libertà a Riva, c’è l’ok della “Tutela Paesaggio”

Claudio Chiarani05/12/20213min
parco libertà riva


Procede spedito l’iter di approvazione per la realizzazione del parcheggio interrato nell’area ex cimitero di Riva del Garda. La commissione “Tutela Paesaggio” ha dato l’ok, dunque l’Amministrazione comunale, assessore Pietro Matteotti in testa, tira avanti diritta per la sua strada convinta che il Parco sarà per la città un polmone verde in superficie e un altro tipo di “polmone” per le 240 vetture che troveranno posto nell’interrato. 10.000 metri quadri in superficie fruibile alla cittadinanza per il quale l’assessore ai Lavori Pubblici Pietro Matteotti contesta il ricorso presentato dal Comitato di ambientalisti contro la concessione idrica. Al centro dello stesso, infatti, è previsto uno specchio d’acqua di 750 metri quadri per una profondità media di 40 centimetri.

“La progettazione del verde del Parco della Libertà – dice l’assessore Matteotti in una nota – è realizzata seguendo la norma “UNI 11235-2015″ che fornisce le istruzioni per la progettazione, esecuzione, controllo e manutenzione di coperture a verde. L’altro protocollo adottato riguarda le Linee Guida di ISPRA sul verde pensile “Prestazioni di sistema e valore ecologico” e si completa con la progettazione di un sistema di irrigazione delle aree verdi che verranno realizzate. La posizione del parco al centro della città impedisce l’approvvigionamento idrico da altre fonti, tantomeno si potrà utilizzare acqua potabile perché sarebbe un vero e proprio spreco. Considerando che l’apporto idrico al Parco è indispensabile – prosegue Pietro Matteotti – si preleverà l’acqua dalla falda sottostante a circa 10 metri di profondità. Un flusso di due o tre litri al secondo, dato ininfluente per la stessa falda, un volume calcolato per il servizio al Parco”. Saranno posizionati dei sensori per la pioggia in grado di fermare il prelievo in caso di precipitazioni naturali. La scelta delle piante arbustive, tappezzanti ed erbacee, prevalentemente di specie mediterranee, è stata indirizzata verso quelle a bassa richiesta idrica per minimizzarne il consumo. Nessun collegamento, infine, a collettori di acque bianche, nemmeno per lo specchio d’acqua previsto in quanto il “biolago” non necessita di scarichi verso l’esterno. “Per quello che riguarda i cipressi esistenti – dice l’Assessore – nel 2006 il tecnico della “Fondazione Edmund Mach” aveva valutato lo stato fitosanitario precario di 56 cipressi presenti, con un grado di giudizio che si avvicinava molto all’abbattimento. Ad oggi in quello stato sono 40, dopo la bonifica dell’area da stato cimiteriale che avevano danneggiato le radici degli stessi. Il progetto recupererà le piante più giovani, alte dai 4 ai 6 metri, e gli olivi messi a dimora negli anni. Realizzeremo il parcheggio interrato – conclude Matteotti – ma ben vengano eventuali migliorie e contributi positivi in tal senso. Ma che non siano “No” ideologici di Verdi o presunti tali”.

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