Nuova ordinanza, aperti al sabato i negozi fino a 250 metri di superficie
Con un’ordinanza, firmata nel pomeriggio di giovedì 19 novembre, il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti ha confermato la chiusura nei giorni prefestivi dei centri commerciali e delle grandi e medie strutture di vendita, ossia i negozi con una superficie superiore ai 250 metri, in linea con le altre Regioni. Rimarranno aperti invece i supermercati, nei quali è consentita la vendita di prodotti alimentari e non. L’apertura è consentita anche di domenica per farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, tabaccherie ed edicole. Queste nuove regole sono in vigore fino al 3 dicembre.
La nuova ordinanza specifica inoltre alcuni aspetti, a partire dalla gestione dei mercati che – laddove possibile – vanno suddivisi in settori, ognuno dei quali con un proprio varco di accesso ed uno di uscita, per garantire un flusso unidirezionale di utenti, nel rispetto delle regole generali che impediscano occasioni di assembramento. Per quanto riguarda le attività di caccia e pesca, nelle cosiddette “zone rosse” del territorio (ad oggi i comuni di Baselga di Piné, Bedollo e Castello Tesino) sono consentite solo ai residenti e ai domiciliati sul territorio comunale interessato ed esclusivamente in forma individuale.
Il capo dell’esecutivo ha evidenziato inoltre come solo nella giornata di venerdì 20 novembre si saprà in che fascia verrà collocato il Trentino in relazione alla situazione dei contagi. La valutazione della situazione in provincia, da parte dell’Istituto superiore di sanità, sarà effettuata sulla base di 21 parametri: “Alcuni sono peggiori rispetto a una settimana fa ed altri in miglioramento” ha specificato Fugatti. Quest’ultimo ha parlato della discussione in corso in sede di Conferenza Stato-Regioni, dove i territori hanno chiesto l’aggiornamento e lo snellimento dei parametri, che il ministro della Sanità Roberto Speranza ha detto potranno essere modificati solo a partire dal prossimo mese”.
Il dottor Ferro ha citato il report dell’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali, nel quale emerge un rapporto tra pazienti Covid ospedalizzati e il totale dei positivi pari al 15,2%: “La disponibilità di posti letto per ricoveri e in terapia intensiva è buona, ma non nascondiamo la nostra preoccupazione pur avendo la situazione sotto controllo”. Secondo il direttore del Dipartimento prevenzione ha aggiunto che solo a partire dalla prossima settimana si potrà valutare l’effetto delle restrizioni sulla curva epidemiologica.