No alle classi “pollaio”, protestano studenti e genitori delle Medie “Niccolò D’Arco”
I genitori degli alunni delle scuole Medie Niccolò D’Arco hanno espresso pacificamente il loro convinto “No” contro la Delibera della Giunta provinciale di tornare alle classi composte da 25/26 alunni ciascuna a partire dal prossimo anno scolastico 2021/2022. La manifestazione, che si è tenuta nella mattinata di mercoledì 12, ha voluto evidenziare come l’emergenza dovuta al virus della Sars non sia certamente terminata a settembre e dunque – a loro dire – prevedere classi numerose non è una decisione saggia. Questo perché gli spazi delle aule non garantiscono il necessario distanziamento tra studenti, ma anche che l’Istituto prevede la soppressione di una sezione delle classi prime e la ridistribuzione di 21 studenti nelle altre sette esistenti.
“Come genitori siamo contrari a questa assurda decisione – si legge in un comunicato congiunto – che riteniamo ingiusta e per questo abbiamo fatto una lettera alla Provincia affinché possa rivedersi. Gli stessi professori dell’Istituto hanno a loro volta fatto una lettera di protesta rispetto alla stessa Delibera, ma ad oggi nessuno ha ricevuto risposta”.
Per questo i genitori assieme ai propri figli si sono uniti nel manifestare e far sentire la loro voce, sperando questa volta di essere ascoltati.
“Vista la grande partecipazione alla manifestazione – prosegue la lettura del comunicato – vogliamo evidenziare il dissenso dei partecipanti. Mamme, papà e ragazzi si sono uniti e messi in gioco per far valere i propri diritti. In un momento storico difficilissimo, i nostri ragazzi non hanno sicuramente bisogno di aggiungere ulteriori cambiamenti che potrebbero avere serie conseguenze psicologiche e di continuità scolastica”.
Questa manifestazione sarà solo l’inizio di una serie di altre iniziative che saranno organizzate, fanno sapere i genitori, soprattutto se non saranno mantenute inalterate tutte le otto sezioni dell’Istituto.
“Non comprendiamo come la Provincia possa non tenere conto delle difficoltà che i nostri ragazzi hanno dovuto sostenere – si legge nel comunicato – e sono tutti provati. Dalla chiusura dell’ultimo anno di scuola primaria in lockdown hanno dovuto affrontare un inizio più che difficile per il salto dalle elementar e adattarsi alla didattica a distanza. In un momento storico difficilissimo, i nostri ragazzi non hanno sicuramente bisogno di aggiungere ulteriori cambiamenti che potrebbero avere serie conseguenze psicologiche e di continuità scolastica.
Non vogliamo le “classi pollaio” – concludono i genitori – e chiediamo che la Giunta provinciale riveda la delibera e mantenga inalterate le otto sezioni delle scuole medie di Prabi”.