Nago dice addio al benefattore padre Angelo Benolli
È spirato serenamente domenica 16 luglio nella casa di Nago che gli diede i natali nel lontano 1931. Era ottobre e l’estate sui prati di Malga Zures ormai era finita. Sempre su quei terreni di proprietà della famiglia avrebbe poi portato i volontari di Italia Solidale, il movimento da lui creato e del quale è stato presidente fino alla fine. Padre Angelo Benolli ha concluso la sua lunga missione terrena dedicata agli umili, ai poveri, ai bisognosi, ai bambini che soffrono la fame, a chi vive in miseria e grazie a lui, invece, ha potuto trovare conforto. Padre Angelo Benolli era lo zio di Fabrizio “Bicio” e Oscar Di Stasio, fratello di Regina, la madre scomparsa un paio d’anni fa, ma anche di Ivo, ancora in vita, mentre Letizia, Domitilla e Serafino “Raf” per tutti i rivani se ne sono andati anni fa. Una famiglia di una volta, originari di Nago appunto, paese dal quale se ne erano andati ognuno per la propria strada, con Angelo che fu poi ordinato sacerdote il 14 marzo del 1959 consacrandosi agli Oblati di Maria vergine. Amico di Karol Wojtyla, papa Giovanni II, amico di papa Francesco ha girato il mondo portando laddove ve ne fosse bisogno amore e aiuto con le sue 173 missioni sparse in Africa, India, Asia e America del sud nonché in tutte le regioni italiane, dove i suoi volontari oggi proseguono il suo insegnamento. Nel 2009 a Nago aveva voluto celebrare il suo cinquantesimo di sacerdozio, portando sui prati di Malga Zures la “sua” gente, oltre quattrocento volontari di tutti i continenti. Ha scritto diversi saggi Padre Angelo Benolli come antropologo, scienziato, sacerdote e missionario, una cultura invidiabile per un umile servitore di Dio come egli amava definirsi, sempre. L’ultimo saluto dalla comunità locale sarà martedì 18 luglio alle 16 nella Chiesa di Nago, mentre i funerali si svolgeranno giovedì 20 a Roma alle ore 11 presso il Santuario di Santa Maria del Pianto, dove sarà
allestita la camera ardente. La cerimonia delle esequie sarà trasmessa in diretta sui canali Youtube e Facebook di Italia Solidale, per permetterne la visione alle 173 missioni di Africa, India e Sudamerica e tutte le persone coinvolte in tutte le regioni italiane.