Museo Alto Garda: il bilancio del 2020
La pandemia non ha fermato le attività del “MAG”, Museo Alto Garda, previste per il 2020. Dopo un lungo periodo di chiusura delle sedi, il Museo di Riva del Garda, la Torre Apponale e forte Garda hanno riaperto con i necessari adattamenti, inaugurando ben tre mostre temporanee e proponendo visite guidate, conferenze e iniziative sia in presenza che online. Grazie al supporto dei canali multimediali è stato possibile sia mantenere il contatto con le scuole che raggiungere nuovi visitatori. Nel frattempo si sono susseguite anche le canoniche attività di ricerca, insieme ai progetti editoriali che hanno riconsolidato il legame tra il MAG e istituzioni culturali nazionali e internazionali.
Il mese di gennaio rappresenta sempre un momento di riflessione su quanto fatto nell’anno appena terminato e l’avvio della programmazione di quello appena iniziato.
In attesa di svelare il palinsesto culturale preparato per il 2021, i referenti della struttura culturale condividono alcune riflessioni sull’anno appena trascorso. Come per tutti i musei e gli enti culturali, il 2020 ha costituito un momento particolarmente complicato, caratterizzato dalle inevitabili conseguenze della pandemia da SARS-CoV-2. La diffusione del virus ha fortemente condizionato l’apertura delle differenti sedi del MAG: il Museo di Riva del Garda è rimasto aperto cinque mesi, la Torre Apponale quattro e forte Garda appena tre mesi e mezzo. A questo si aggiunge la mancata apertura della Galleria Civica G. Segantini, rimasta chiusa tutto l’anno a causa di importanti lavori strutturali. Al momento della riapertura delle sedi, ci siamo poi adoperati per riorganizzarne gli spazi e le modalità operative, al fine di garantire ai visitatori l’accesso agli ambienti e la partecipazione alle iniziative in sicurezza.
Nonostante le inevitabili difficoltà organizzative, lo staff del MAG ha lavorato intensamente per attuare la programmazione culturale proposta a inizio anno. Nei pochi mesi estivi di apertura i musei sono stati animati da ben tre esposizioni temporanee (di cui una impreziosita dal patrocinio del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo), laboratori didattici, spettacoli teatrali, attività per famiglie, corsi di aggiornamento, presentazioni di pubblicazioni, visite guidate in italiano e in lingua straniera ed escursioni all’aperto collegando le collezioni del museo con i monumenti posti sul territorio. Molte di queste iniziative sono state realizzate in stretta collaborazione sia con enti di importanza nazionale e internazionale, sia con associazioni e protagonisti della vita culturale locale.
Durante l’estate, in un momento di frenetica ricerca di spazi disponibili, il MAG abbia inoltre messo a disposizione i propri spazi a servizio dei bisogni della comunità e del territorio, ospitando uno dei centri estivi realizzati dall’A.P.S.P. Casa Mia.
Nonostante la chiusura della Galleria Civica G. Segantini, non si è fermato il progetto “Segantini e Arco”, frutto della preziosa collaborazione avviata con il Mart nel 2015, mediante la realizzazione di materiali di supporto alla visita nel futuro allestimento e iniziative editoriali.
In collaborazione con la Soprintendenza per i beni culturali della Provincia autonoma di Trento, è stato ripreso anche il programma di catalogazione delle collezioni del Museo. Nel corso del 2020 si è provveduto a inventariare e riorganizzare la sezione naturalistica, di cui la parte mineralogica fa parte delle collezioni del Museo dall’inizio del Novecento, e una parte del cospicuo Fondo Silvano Zaniboni, autore del celebre Nume delle acque che campeggia sulla facciata della centrale idroelettrica di Riva di Riva del Garda.