Muore sul lavoro a Ledro, da stabilire se per un malore o l’investimento col muletto

Nicola Filippi14/03/20243min
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Per il mondo del lavoro il 13 marzo è stato un “mercoledì nero”. In tutta Italia si sono contate quattro morti sul lavoro, quattro operai che avevano rispettivamente 26, 59, 37 e 60 anni: due sono rimasti schiacciati sotto un macchinario, uno è stato travolto da un muletto e uno caduto da un comparatore per la raccolta differenziata dei rifiuti.
In questa tristissima giornata anche il Trentino e soprattutto l’Alto Garda e Ledro conta una vittima. A Tiarno di Sopra, all’interno dello stabilimento “Ampola Legnami” è morto – per cause che saranno stabilite dall’autopsia richiesta dal magistrato di turno – un operaio di 59 anni. Si tratta di un cittadino di origine polacca, da anni residente in Valle, sposato e padre di tre figli. Bogdan Marek Rodzinka, questo il nome della vittima, stava lavorando sul piazzale dell’azienda, quando è stato travolto da un muletto. Non ci sono testimonianze dirette dell’accaduto, ma pare che l’uomo, prima di essere investito, sia crollato a terra, forse a causa di un malore.
Sul posto, mercoledì mattina, sono intervenuti gli operatori sanitari della Croce Rossa locale e i vigili del fuoco volontari di Tiarno di Sopra, Trentino Emergenza con l’équipe medica dell’elisoccorso giunto dal Santa Chiara di Trento. I vigili del fuoco prima e i sanitari poi hanno tentato il massaggio cardiaco per oltre 40 minuti. Ma il cuore dell’uomo non ha più ripreso a battere.
Una tragedia che ha scosso profondamente la vallata. L’uomo, assieme alla sua famiglia, si era fatto ben volere e si era integrato molto bene. Anche al lavoro era un operaio molto apprezzato e era stimato proprio per le proprie capacità.
La data del suo funerale non è ancora stata comunicata, in quanto il magistrato ha disposto l’autopsia prima di firmare il via libera alla sua sepoltura.

Sulle quattro “morti bianche” i sindacati nazionali gridano le proprie preoccupazioni e chiedono interventi al Governo sul tema della sicurezza. Con un comunicato stampa dichiarano: “Le organizzazioni sindacali auspicano che le autorità competenti facciano velocemente chiarezza su quanto accaduto, queste morti non sono delle tragiche fatalità, ma conseguenze di un sistema profondamente sbagliato, anteponendo il profitto al valore della vita. Il sindacato ribadisce con insistenza l’investimento di risorse per rafforzare e migliorare un sistema di prevenzione garantendo la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro”.

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