Marchio Qualità Trentino anche per aceti e sidri di frutta

Redazione17/05/20202min
frutta

Aceti e sidri di frutta entrano a far parte del Marchio Qualità Trentino. Lo ha deciso la Giunta provinciale approvando il Disciplinare di produzione.
“Il marchio di qualità ci consente di assicurare la riconoscibilità dei prodotti agroalimentari territoriali ad elevato standard di eccellenza – commenta l’assessore Zanotelli -, oltre a rivestire un ruolo fondamentale per la promozione dell’agricoltura. L’estensione della Qualità Trentino a una nuova categoria, quella dei sidri e degli aceti di frutta, va proprio nella direzione di una maggiore tutela della nostra agricoltura e di un progressivo rafforzamento dei nostri prodotti e della loro riconoscibilità. Un passaggio ancora più importante in questo peculiare momento storico, nel quale siamo chiamati tutti a maggiore responsabilità anche in ciò che consumiamo. Con un gesto semplice, come quello della scelta di acquisto, possiamo e dobbiamo sostenere la nostra filiera agroalimentare, le nostre aziende trentine e, più in generale, la nostra economia”.
Il legame territoriale delle produzioni a “marchio di qualità con indicazione di origine” è assicurato dai disciplinari, che stabiliscono la lavorazione dei prodotti nel territorio della provincia di Trento, ed è rafforzato dal vincolo di coltivazione della materia prima nello stesso territorio.
Il provvedimento adottato oggi si basa sul lavoro del Comitato tecnico Qualità Trentino a cui compete la predisposizione dei disciplinari da proporre all’approvazione dell’esecutivo. Nei disciplinari vengono individuati criteri di qualità oggettivi, selettivi e più rigorosi delle norme commerciali correnti.
I prodotti oggetto del disciplinare utilizzano principalmente frutta di pomacee, drupacee e frutti minori a bacca e si caratterizzano per essere ottenuti direttamente dalla lavorazione della materia prima fresca senza l’uso di concentrati o semilavorati e senza l’utilizzo di additivi, inoltre gli aceti di frutta si qualificano per l’utilizzo di soli mezzi meccanici per la chiarificazione, mentre i sidri di frutta non prevedono l’aggiunta di CO2 per la spumantizzazione ed è prevista la possibilità di utilizzare lieviti autoctoni.

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