Mancanza di posti letto per studenti: “Più mezzi pubblici e investimenti privati”
Più di 300 posti tra Sànbapolis e Piedicastello nel medio lungo periodo, nel breve una mappatura di tutti gli edifici pubblici inutilizzati e recuperabili e un ragionamento per aggiungere corse serali degli autobus a quelle già esistenti. Con la volontà di ritrovarsi appena possibile si è chiuso il tavolo di confronto tra Provincia, Comune, Università, rappresentanti degli studenti e dei privati, svolto nel palazzo della Provincia. Un dialogo dove sono state escogitate alcune soluzioni per contrastare la carenza di posti letto e il conseguente caro affitti che sta affliggendo il mondo degli studenti universitari. Tra le proposte sul tavolo anche la volontà di “allargare il perimetro cittadino” per trovare nuovi alloggi nei quartieri periferici e nei centri abitati vicino a Trento.
“La strategia provinciale nel medio-lungo periodo – ha affermato l’assessore – è quella di aumentare l’offerta di posti letto disponibili. Ci vorrà però qualche anno, nel frattempo è necessario pensare a trovare nuovi alloggi al di fuori del perimetro del centro storico, coinvolgendo i quartieri nord e sud della città. In questo senso è fondamentale offrire agli studenti collegamenti e corse di autobus adeguati, anche in orari non convenzionali, per raggiungere le sedi universitarie e il centro storico. Non possiamo pensare, però, che siano le istituzioni pubbliche da sole a risolvere i problemi di un territorio che può accogliere un numero limitato di studenti. Anche il mondo del privato deve investire per aumentare l’offerta dei posti letto”.
Dal canto loro i rappresentanti degli studenti Luca Pastore, Gabriele Di Fazio e Raffaele Amistadi hanno posto le loro richieste agli amministratori. Partendo da alcuni dati, secondo i quali ci sono oltre 2 mila tra appartamenti sfitti e immobili non utilizzati ai quali si aggiungono anche i 350 giovani esclusi dagli alloggi universitari pur idonei, hanno richiesto un tavolo permanente composto da tutte le realtà coinvolte (con la regia affidata alla Provincia) per vigilare e fare chiarezza sul fenomeno degli affitti e scongiurare pagamenti in nero. Infine sono stati richiesti dei collegamenti migliori tra il centro e la periferia a partire da dopo la mezzanotte, in modo da facilitare lo spostamento degli studenti dal centro storico agli studentati e alle abitazioni situate nelle zone periferiche di Trento.