Malcesine ripensa il suo futuro turistico grazie a JustGoodTourism

Malcesine si guarda allo specchio e si interroga sul proprio futuro turistico. Non lo fa da sola, ma con il supporto degli esperti di JustGoodTourism, nell’ambito di un progetto strutturato di sviluppo strategico della destinazione. La prima fase si è ufficialmente conclusa, e ha restituito una fotografia dettagliata del sistema turistico locale: punti di forza, criticità, potenzialità e sfide da affrontare.
Un’analisi profonda del territorio e del suo racconto
Il lavoro svolto finora ha incluso interviste agli attori del turismo locale, mappatura dei flussi turistici con gli operatori, visite sul campo, test di visita e un’attenta analisi di dati ufficiali e recensioni online. L’obiettivo? Capire come viene percepita Malcesine dai suoi visitatori, quali sono le motivazioni che li spingono a sceglierla e quali aspetti andrebbero migliorati.
Ne emerge un quadro composito: Malcesine è apprezzata per la sua posizione privilegiata sul Lago di Garda, il collegamento unico con la montagna grazie alla funivia, la bellezza del borgo storico, la ricchezza di eventi e attività sportive outdoor, e una buona capacità ricettiva.
Con 864 strutture ricettive e ben 11.329 posti letto – pari a 3.159 letti ogni 1.000 abitanti e 12,4 esercizi turistici per chilometro quadrato – Malcesine si conferma una delle principali mete del Garda Veneto, al secondo posto dopo Lazise per densità turistica.
Ma c’è un altro dato che fotografa con chiarezza la pressione del turismo sul territorio: l’indice di pressione turistica, calcolato con la formula (presenze × 100) ÷ (popolazione × 365), indica quanti turisti sono presenti ogni giorno ogni 100 abitanti. E Malcesine si colloca tra i primi trenta comuni italiani, con un valore di 86,77.
Per dare un’idea: a Limone sul Garda questo indice arriva a 281,44 (1° posto in Italia), ad Andalo a 217,99, a Corvara a 207,55, mentre Lazise – prima nel Garda Veneto – registra 165,21. Città d’arte come Venezia (13,78), Roma (3,70) o Milano (2,52) sono ben lontane da questi numeri. Un chiaro segnale di quanto l’impatto del turismo sia marcato nei piccoli centri a forte vocazione turistica.
Le ombre di un sistema che rischia di diventare fragile
Il report non nasconde le criticità strutturali: affollamento, traffico, carenza di parcheggi, trasporti pubblici inadeguati, una crescente dipendenza da turismo stagionale, frammentazione della governance e una crescita disordinata dell’extra-alberghiero, che spesso si traduce in una minore qualità complessiva dell’offerta.
Inoltre, la tassa di soggiorno non vincolata a investimenti turistici, un gap digitale significativo e pochi collegamenti con gli aeroporti limitano ulteriormente la competitività a livello internazionale.
Le opportunità: tra esperienze sostenibili e governance condivisa
La seconda fase del progetto, ora al via, punta a individuare priorità di sviluppo e a definire un modello di governance innovativo e partecipato. Le opportunità non mancano: il territorio del Monte Baldo potrebbe diventare un punto di riferimento per il turismo climatico ed esperienziale, il Garda può aprirsi a nuovi mercati globali, mentre cresce l’interesse per un outdoor non solo estivo, ma attivo tutto l’anno.
Malcesine può trasformarsi in un laboratorio di turismo sostenibile, capace di attrarre una nuova generazione di professionisti, rilanciare imprese familiari e tracciare una road map di investimenti strategici, che guardi al lago, alla montagna e al borgo come un sistema integrato.
Le sfide da affrontare per un futuro equilibrato
Tra le sfide principali, c’è la necessità di riequilibrare uno sviluppo troppo sbilanciato verso il mordi e fuggi, migliorare la qualità dell’esperienza del turista, diversificare i mercati internazionali, ripensare la mobilità, e soprattutto gestire i flussi in modo intelligente, basandosi su dati reali e sulle esigenze dei diversi target.
Malcesine ha tutte le carte in regola per diventare un modello di destinazione evoluta, capace di coniugare bellezza, autenticità e innovazione. Ma per farlo serve una visione chiara, condivisa e coraggiosa. Il viaggio è appena cominciato.