Lupi, istituito il tavolo di coordinamento tra Forze dell’ordine e Corpi provinciali
Sulla base delle informazioni dei sindaci e del contributo dei servizi forestali della Provincia di Trento, il Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza ha preso atto che “esiste un potenziale pericolo per l’integrità pubblica dovuto alla presenza di lupi in tre aree del Trentino”. Lo stesso Comitato informerà i Ministeri competenti della situazione e avvierà dei percorsi di gestione della presenza del lupo. Su questo punto il prefetto Sandro Lombardi ha disposto la composizione di un tavolo tecnico sulla presenza del lupo in Trentino, coordinato dal questore Giuseppe Garramone, e composto dalle forze dell’ordine (Carabinieri, Polizia di Stato e Polizia locale dei Comuni interessati agli avvistamenti), oltre ai corpi provinciali dei vigili del fuoco e della forestale. Il tavolo avrà il colpito di decidere eventuali servizi di vigilanza e, soprattutto, sviluppare un sistema di segnalazione condivisa di eventuali avvistamenti. Questo è il risultato della riunione del Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza convocata dal prefetto Sandro Lombardi su richiesta del presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti.
Al termine della riunione, il presidente Fugatti ha dichiarato: “Oggi abbiamo preso atto che esiste un problema di sicurezza collegato alla presenza dei lupi, soprattutto nelle aree della val di Fassa, Ala e Rumo in alta val di Non. Non possiamo accettare che i lupi possano arrivare così vicini alle case, nel fondovalle. I cittadini non possono correre simili rischi e noi dobbiamo garantire loro la sicurezza .Come ho sottolineato in Comitato, sono pronto a assumere le mie responsabilità per garantire la tranquillità e la sicurezza dei cittadini”.
Alla riunione del Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza presso la sede del Commissariato di Trento, erano presenti, tra gli altri, il prefetto Sandro Lombardi; il procuratore Sandro Raimondi; il questore di Trento, Giuseppe Garramone; il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, accompagnato dai dirigenti provinciali Romano Masè e Maurizio Zanin; i sindaci di Ala (Claudio Soini), Rumo (Michela Noletti) e Canazei (Silvano Parmesani), oltre all’assessora Mariachiara Franzoia, in rappresentanza del sindaco di Trento.
Oggi in Trentino si registrano 7 branchi per una cinquantina di esemplari: 27 nell’area dei Monti Lessini (4 branchi), 18 esemplari in val di Fassa (2 branchi) e 7 lupi in Alta val di Non, raccolti in un solo branco). Nel 2018 sono stati registrati 69 casi di danni per un valore di oltre 70 mila euro. Volendo fare un paragone, secondo i dati presentati in Appenino vivrebbero circa 2 mila lupi mentre nelle Alpi stazionerebbero un centinaio di branchi.