“L’ultima chance per Chico Forti”, conferenza al Palazzo della Regione a Trento

Redazione04/09/20193min
w chico forti TRENTO 6 settembre

Si svolgerà venerdì 6 settembre 2019 con inizio ad ore 20,30, presso la Sala Rosa del Palazzo della Regione in Piazza Dante a Trento, la serata dal forte titolo evocativo “L’ULTIMA CHANCE PER CHICO FORTI” dedicata alla situazione del trentino Enrico “Chico” Forti in carcere da 20 anni negli USA, condannato all’ergastolo senza condizionale.
Anche “La Busa” fa parte del comitato che sostiene la sua causa e si fa promotrice dell’iniziativa.
Recentemente un reportage investigativo della rete televisiva americana CBS ha portato alla luce ulteriori prove che sarebbero a discarico della situazione del surfer ed imprenditore trentino. Il reportage è stato proiettato in una serata pubblica a Nago il 27 giugno ed ha suscitato vivissima impressione. A questa serata sono seguiti vari interventi di esponenti trentini tra cui quello del ministro Fraccaro che auspicava una felice conclusione di questa situazione.
Il presidente del Consiglio regionale Roberto Paccher ha voluto patrocinare questa serata assieme ai sostenitori di Chico Forti (mensile La Busa e Consorzio Esercenti Nago Torbole “Cento”) a cui ha invitato tutti i consiglieri provinciali e regionali. La serata, che sarà aperta al pubblico, vedrà la proiezione di:
un breve saluto di Chico Forti;
il reportage della CBS con sottotitoli in italiano;
intervista al compianto Giudice Imposimato, autorevole sostenitore dell’innocenza di Chico Forti;
seguirà poi un breve dibattito con le personalità politiche presenti.
Per memoria condivisa va ricordato che “Chico” Forti venne condannato all’ergastolo senza condizionale dopo un processo assolutamente indiziario dove lo stesso Giudice, nel pronunciare la terribile sentenza, ebbe a sancire che pur non avendo alcuna prova che collegava Enrico Forti all’omicidio di Dale Pike, aveva però la “sensazione” che potesse esserne almeno l’ispiratore.
Da 20 anni Forti è in carcere, ha perso tutto, incluso la famiglia; lo zio Gianni, che da 20 anni ha scarificato la sua vita (e le sue economie) per riabilitare il nipote, ha incontrato moltissime autorità, tra le quali un Presidente della Repubblica, due presidenti del Consiglio (Letta e Renzi), cinque ministri per gli Affari esteri. Ci sono state inoltre due mozioni votate all’unanimità da tutti i gruppi parlamentari che impegnavano i vari Governi a costituirsi parte attiva nel procedimento a Forti ed avere spiegazioni ufficiali dal Governo degli Stati Uniti, ma non è mai accaduto nulla.
Anche in questo caso (spesso quando si lavora sul caso Forti) contatti erano stati avviati dal presidente della Associazione degli Amici di Forti, Lorenzo Moggio, presso il vice premier Salvini in due distinte occasioni, ma la crisi di Governo ancora una volta ha azzerato queste attività.