Il rivano Luca Betta rilancia Lagolo con l’hotel Floriani

Claudio Chiarani16/11/20223min
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Luca Betta, notissimo albergatore di Riva, titolare fino a due anni fa dell’Albergo Rudy in località San Nazzaro, ha acquistato l’ex albergo Floriani a Lagolo. Una zona che merita di essere valorizzata e che ha delle forti potenzialità, visto anche il suo recente investimento con l’apertura nel corso dell’ultima stagione estiva del frequentatissimo “Bar Bufo” riportando un po’ di “vita” sulle sponde dell’incantevole laghetto.
La frazione montana del Comune di Madruzzo vedrà presto Luca Betta ridar nuova vita all’albergo Floriani per portare in quella conca un’altra ventata di “aria fresca” con l’intenzione di tornare alla frequentazione di un tempo, quando accanto al laghetto c’era un campeggio e località che vide nascere la prima scuola di volo libero in Trentino, la Lilienthal di Dario Segantini.
Quiete e tranquillità alle pendici del Monte Bondone dove si punta al rilancio dell’attività turistica anche grazie all’imprenditore Stefano Zampol che ha acquisito l’albergo “Il Piccolo Principe” con annesso centro wellness, per il quale è prevista la riapertura la prossima primavera.
I due hotel che saranno rilanciati erano stati chiusi nel 2012. Betta e Zampol si sono logicamente parlati, la visione è unica e in questa direzione andranno i due nuovi gestori per rilanciare un luogo che ha poco o nulla da invidiare in zona. Luca Betta si è “innamorato” di Lagolo e, ceduto l’albergo a Riva, ha dato corpo alla sua idea di portare a Lagolo la sua capacità imprenditoriale. Ora che la promozione turistica della Valle dei Laghi è integrata con quella del Garda Dolomiti si aprono nuovi orizzonti di valorizzazione e promozione del territorio di Lagolo, in grado d’offrire in primis un’oasi di pace in un contesto sportivo da non sottovalutare. Inoltre, tenendo conto che in inverno il piccolo lago può ghiacciare, l’idea di Luca Betta è di aprire il Floriani anche in inverno e offrire la possibilità di pattinare sul ghiaccio.
Insomma, mentre si sta cercando di capire quali flussi turistici potrà avere il “nuovo Lagolo” l’importante è che qualcosa sia “sbocciato” grazie all’albergatore rivano e all’operatore del Bondone i quali, grazie alla loro assodata esperienza e agli sviluppi che l’APT introdurrà sostenendo le due attività ridaranno sicuramente nuova linfa vitale all’oasi montana.

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