Lotta agli scarafaggi: ad Arco è necessaria la collaborazione di tutti
Con una determinazione del 30 aprile, il Comune di Arco ha affidato all’Azienda provinciale per i servizi sanitari un incarico per il monitoraggio e la disinfestazione degli scarafaggi.
È già da qualche anno che, a fronte della presenza di scarafaggi in ambito urbano, è necessario ricorrere a costose attività periodiche di disinfestazione. Contemporaneamente, in collaborazione con l’Apss, si provvede a monitorare il fenomeno. Gli esiti confermano che la portata è assolutamente rilevante, ma la soluzione richiede l’impegno non solo dell’Amministrazione, ma anche di tutti i cittadini. Gli gli scarafaggi, infatti, si trovano soprattutto negli edifici privati. I rischi non sono da sottovalutare: le feci di questi insetti possono contaminare gli alimenti dell’uomo e causare malattie quali salmonellosi, colera, dissenteria, epatite A e poliomielite.
L’ordinanza dispone che tra il primo aprile il 31 ottobre di ogni anno la cittadinanza, gli amministratori condominiali e i titolari di attività economiche siano tenuti a mantenere i locali di abitazioni, i locali di uso pubblico e gli uffici sempre puliti e ordinati; a provvedere alla sigillatura dall’interno dei tubi per canalizzazione di gas, acqua, scarichi e impianti elettrici, e a stuccare eventuali crepe nelle murature; a non lasciare cibo o residui di cibo in contenitori aperti e a non accumulare scorte alimentari sfuse o aperte in cantine e nei ripostigli; a non tenere i rifiuti in contenitori aperti; a rimuovere o bonificare e inertizzare (riempiendoli di terra) pozzetti, cisterne e fosse biologiche in disuso.
In particolare, nel caso sia rilevata un’infestazione da scarafaggi che interessi più di una unità abitativa, l’ordinanza prescrive che siano monitorati la presenza, i percorsi e la consistenza numerica degli infestanti; che siano controllati tutti i piani e tutti i locali dell’edificio, in particolare box, cantine, vani scale e vani ascensori, terrazzi e spazi perimetrali; che siano allontanate le scorte alimentari contaminate; che siano pulite accuratamente le aree interessate dalle presenze delle blatte; che sia effettuato un intervento di disinfestazione a opera di una ditta specializzata.
Il rispetto del provvedimento sarà verificato tramite sopralluoghi e, nel caso in cui i trattamenti fossero dovuti, con il riscontro dei documenti di acquisto di prodotti per la disinfestazione da parte dei soggetti pubblici e privati interessati dall’ordinanza, o degli attestati di avvenuta disinfestazione rilasciati da imprese specializzate. In caso di non osservanza, qualora a seguito di formale contestazione da parte degli addetti ai controlli gli interessati non provvedessero entro 24 ore, l’amministrazione comunale provvederà d’ufficio con rivalsa delle spese. Fatto salvo il recupero delle spese sostenute per l’esecuzione delle procedure d’ufficio in sostituzione degli inadempienti, la sanzione amministrativa prevista per le infrazioni alle disposizioni oggetto dell’ordinanza va da 25 a 250 euro se commesse da privati, e da 50 a 500 euro se commesse da aziende e da ogni altra tipologia di utenza.