L’opera d’arte che aspira i gas dannosi sulla “Casa della Salute” di Rione Degasperi a Riva

Nicola Filippi31/07/20245min
CASA DELLA SALUTE EX CANTONIERA RIVA (2)
CASA DELLA SALUTE EX CANTONIERA RIVA (1)
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L’ex Casa Cantoniera, all’incrocio fra viale Trieste e viale Trento a Riva del Garda, abbattuta e ricostruita, sta completando la sua trasformazione a Rione Degasperi, come voleva l’ingegner Pietro Matteotti, assessore ai lavori pubblici della giunta Santi. Sarà la nuova “Casa della Salute” di Riva e avrà un “tocco” artistico molto originale e accattivante, che coniugherà “passato e presente” dell’edificio comunale. La scelta dell’artista è stata fatta direttamente dallo stesso assessore Matteotti, colpito dalla semantica del suo linguaggio pittorico, scorrendo le fotografie delle sue opere. Carla Cardinaletti è una “visual artist” altoatesina, ricercatrice della Libera Università di Bolzano, dove ha conseguito un dottorato in pedagogia sociale e creative studies.
L’artista altoatesina ha illustrato ufficialmente il suo progetto artistico “SS 45 bis – Km 114”. Sulla facciata di viale Trento, si stagliano lettere cubitali, con font autorealizzato dall’artista stessa, di colore bianco lucido a contrasto con la finitura esterna. Oltre a una striscia di led, di 14 metri per la facciata e di 20 metri per la parete obliqua.
Assieme all’artista, anche l’assessore Matteotti, il progettista e direttore lavori architetto Andrea Miserocchi e l’ingegner Lorenza Tavernini, coordinatrice della Sicurezza in fase di Progettazione (CSP) e  il p.i. Marco Bertolini, tecnico dell’Area opere pubbliche e ambiente del Comune di Riva. “È un lavoro a quattro mani – ha detto l’artista bolzanina – che si compone di due interventi. Il primo intende evocare i caratteri distintivi delle case cantoniere italiane. Se il nuovo edificio, a livello architettonico, riconduce alla sua memoria storica attraverso il colore rosso pompeiano e gli archi, l’opera d’arte evoca l’immaginario collettivo, facendo intravvedere sulla facciata bianca dell’edificio quella che fu la dicitura un tempo scritta”. Come riportato sul cippo stradale ai piedi della scalinata. “Il recupero della scritta SS 45 bis – Km 114,350 fa eco, in chiave contemporanea, al passato – ha illustrato ancora la visual artist – in un gioco sensoriale, quasi immateriale ottenuto con una diversa qualità della pittura della facciata. Il vedo/non vedo permette l’attivazione della memoria collettiva”.
La tipologia della pittura, scelta con l’architetto Miserocchi e il geometra Morandi della Morandi Pitture, è fotocatalitica che degrada le sostanze inquinanti e migliora la qualità dell’aria. Ossia, la pittura si ciba di gas dannosi e restituisce aria pulita. E se pensiamo che siamo su un incrocio ad alto taso di traffico, la pittura bianca avrà il suo bel daffare.
Il secondo intervento invece vuole sottolineare “con garbo” le linee architettoniche dell’immobile. “L’ex Casa Cantoniera racconta l’Italia Risorgimentale e comunicava l’esatta posizione sul territorio nazionale. Ora invece, una linea di luce bianca, a led, dall’imbrunire ripercorre la parte bianca dell’edificio, “del colore della luna”, “permettendo al moderno viandante, oggi per lo più automobilista, di percepire una sorta di freccia luminosa, da Riva verso Arco”.
Infine, l’artista bolzanina ha voluto ringraziare “per la preziosa collaborazione l’architetto Andrea Miserocchi e Adriano Calabri (Mondo Elettrico), Fabrizio Leoni (Edilchiarani), Paolo Morandi e la sua squadra (Morandi Pitture) e Luca Monfredini (Grisenti Impianti)”.
“L’opera d’arte la dovevamo fare perché una norma la prevede obbligatoriamente per gli edifici pubblici che superino un certo costo – ha detto l’assessore Matteotti – ma abbiamo colto l’occasione per dare un segno della storia dell’edificio che c’era in precedenza, come già abbiamo fatto con la progettazione architettonica. Volevamo anche qualcosa di diverso e allo stesso tempo molto coerente, e abbiamo visto, tra le tante, un’opera che Claudia Cardinaletti ha realizzato per l’autostrada. Era quello che avevamo in mente: l’abbiamo contattata e lei ha ideato quello che ora tutti possono ammirare».
Quanto al cronoprogramma dei lavori, l’assessore Pietro Matteotti e Andrea Giordani hanno confermato che il 1° settembre apriranno i sei ambulatori medici (fra medici di base e pediatri), al primo e secondo piano. Bisognerà attendere fino a Natale invece prima di entrare nella nuova farmacia, al pianterreno dell’edificio.

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