“L’impegno dei Nu.Vol.A. è un esempio per i giovani”

Redazione31/03/20192min
nuvola pat

Le loro ultime “missioni” sono state l’Adunata nazionale degli Alpini a Trento e l’assistenza alla popolazione evacuata nella zona di Mattarello a seguito del maltempo nelle giornate di fine ottobre. Sono i volontari con la penna sul cappello, i Nu.Vol.A., un piccolo esercito di circa 650 alpini costituito nel gennaio 1986, la costola logistica Ana della Protezione civile. Oggi, nella sede di via Galilei a Lavis si sono ritrovati per la loro assemblea annuale, al termine della quale hanno eletto il nuovo presidente, Giorgio Seppi (485 voti) che prende le redini lasciate da Giorgio Debiasi. A ribadire il sostegno e la considerazione per i Nu.Vol.A. c’era stamane, accanto al coordinatore nazionale della Protezione civile Ana Gianni Gontero, anche il presidente della Provincia autonoma di Trento.
Ringraziando il presidente uscente per il lavoro svolto, il governatore del Trentino ha sottolineato “il senso di unità e la volontà di fare squadra” dei volontari Nu.Vol.A., e Richiamand o le impegnative giornate di fine ottobre 2018, ha lodato il loro lavoro: “Non è scontato che ci debbano sempre essere i volontari, come istituzioni dobbiamo impegnarci a far passare il messaggio di educazione civica che esprimono trasmettendolo ai giovani. E le istituzioni devono lavorare per fare in modo che i giovani continuino ad essere presenti nel mondo del volontariato, anche stimolando la loro voglia di mettersi a disposizione della comunità”.
I Nu.Vol.A. si occupano specificamente della realizzazione e gestione dei ricoveri, quali i campi di accoglienza allestiti in occasione di calamità, della preparazione e distribuzione di pasti sia a supporto delle attività di protezione civile sia nei campi di accoglienza ed a supporto di popolazioni evacuate. L’organizzazione è articolata in 11 nuclei territoriali ciascuno retto da un caponuvola eletto dall’assemblea degli iscritti del nucleo. Tra gli eventi più importanti a cui hanno collaborato ricordiamo il terremoto dell’Aquila, il sisma in Emilia, l’alluvione in Liguria e il terremoto in centro Italia.