Parco di Villa Angerer ad Arco? «Come il Vittoriale a Gardone»

Certo, la storia di Villa Angerer non sarà come quella del Vittoriale di Gardone Riviera (pensiamo ovviamente al “Sommo vate” Gabriele D’Annunzio), tuttavia in quel luogo servono idee per valorizzare ciò che è stato un vanto dell’Arco Asburgica. Ci prova l’Associazione Tutela Romarzollo presentando in Provincia (che avrebbe gradito l’idea) una soluzione per utilizzare lo splendido parco, ricco di essenze arboree, adatto per per eventi all’aperto. Una “soluzione” che permetterebbe, secondo l’Associazione, di “surrogare” al meglio il prato della Lizza del castello di Arco, oggi utilizzato allo scopo ma dove lo spazio è più ristretto. A Villa Angerer l’area consente di collocare le strutture necessarie per certi eventi, dicono in coro dall’associazione, per cui perché non utilizzarlo come si fa al Vittoriale, al Muse di Trento o al Santa Chiara, ma anche come per gli spazi della centrale di Fies o al Parco della Rocca o dell’Ora in quel di Riva del Garda?
Il progetto, oltre che in Provincia, è stato portato in visione anche all’assessore alla cultura Guido Trebo e al vicesindaco Roberto Zampiccoli, quest’ultimo chiamato “in causa” per la sua competenza in fatto di recupero di volumi storici al fine della loro valorizzazione. In quel Parco il Servizio per il sostegno occupazionale e valorizzazione ambientale della Provincia di Trento ha effettuato recentemente interventi volti alla riqualificazione dello stesso, piantando una quercia da sughero e sfoltendo il magnifico giardino da specie non autoctone, liberando alla vista la magnificenza di quel luogo verde patrimonio della comunità tutta. La proposta di collaborazione per un “parco partecipativo” è stata fatta, la parola ora passa agli Amministratori provinciali. Lì si faccia del teatro – propongono gli ambientalisti del Comitato – degli incontri letterali, dei balli, della musica, insomma tutto quanto possa portare ad arricchire l’offerta socioculturale della comunità.
Anche se bisognerà tener conto della bruttura della vicina Villa Angerer che sta crollando su se stessa e che dovrà necessariamente essere mascherata alla vista dei visitatori, e del possibile incremento del traffico di auto nella zona del Romarzollo in caso di eventi di un certo rilevo.