Leyla e Farhad, in bicicletta da Londra all’amato Alto Garda

Fabio Galas11/10/20204min
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Hanno raggiunto da pochi giorni Riva del Garda una coppia di viaggiatori in bicicletta partiti dal Londra tre mesi fa. Dopo varie esperienze avventurose e non poche difficoltà hanno raggiunto la nostra regione con l’intenzione di fermarsi alcuni mesi, per proseguire in primavera il loro pellegrinaggio con destinazione Gerusalemme. Ora sono alla ricerca di un lavoro stagione perché in inverno è complicato viaggiare in bicicletta.
La storia di questa coppia di sposi merita di essere raccontata per l’amore che nutrono verso la nostra zona.
“Mi chiamo Leyla Bagloul – ci racconta la donna – sono nata ad Imperia ma cresciuta a Seveso in provincia di Milano. Mio marito è persiano, si chiama Farhad Far, è nato a Tehran ma cresciuto a Londra.


Nel 2012 abbiamo lavorato entrambi al Centro Kushi Ling di Arco. Questa è stata la nostra prima esperienza in Trentino e da allora ci siamo innamorati di tutto l’Alto Garda, Riva e Arco in particolare. In questi anni abbiamo viaggiato molto in bicicletta pedalando per buona parte dell’Europa. Abbiamo girato Germania, Francia, Paesi Bassi, Belgio, Gran Bretagna e Spagna. In occasione di quest’ultimo viaggio abbiamo conosciuto in un campeggio di Valencia Federico Donatini, il proprietario dell’Hotel Gabry a Riva del Garda, il vacanza con la famiglia. Tra noi si stabilì da subito una forte intensa e Federico propose a mio marito Farhad un lavoro come portiere notturno nel suo hotel per la stagione estiva 2016. Accettammo con immensa gioia la proposta di Federico perché amiamo la vostra zona e il Trentino in generale.

Quell’estate fu eccezionale in tutti i sensi. In quei sette mesi a Riva del Garda abbiamo stretto amicizie, mangiato cibo delizioso, conosciuto l’olio ed i vini locali, ma soprattutto pedalato sulle bellissime montagne e vissuto interessanti avventure. Per un periodo feci anche la volontaria al gattile di Riva. Finita la stagione, arrivò per noi il triste momento tornare a Londra e alla vita normale.
Nel marzo 2020, quando scoppiò la pandemia, decidemmo che, se la situazione globale fosse migliorata durante l’estate, sarebbe arrivato per noi il momento di intraprendere un altro viaggio in bicicletta, questa volta con destinazione finale Gerusalemme.
Un pellegrinaggio che sognavamo da molto tempo e che ora assume un forte significato perché crediamo, in questo difficile tempo, che la preghiera sia il mezzo migliore per aiutarci a superare la crisi.
Crediamo sopratutto che, a causa dei recenti cambiamenti globali, questo sia il momento migliore per raggiungere la Città Sacra utilizzando un mezzo di trasporto ecologico e antico come la bicicletta, che ci dia modo di testimoniare con la nostra presenza diretta i cambiamenti che stanno avvenendo così velocemente nel mondo.
Ora stiamo cercando lavoro per la stagione invernale  – conclude Leyla nel suo entusiasmante racconto – nella zona del Sud Tirolo. La prossima primavera ripartiremo per Gerusalemme passando da Croazia, Bosnia, Montenegro, Albania e Grecia, dove contiamo di prendere un traghetto per Israele.
Una tappa d’obbligo è stata nella nostra amata Riva del Garda per salutare i vecchi amici e rivedere tanti bellissimi posti”.

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