Le proprie ceneri nel Garda, in molti desiderano il riposo eterno nel lago

Claudio Chiarani20/01/20202min
Lago-di-Garda torbole linfano sarca

Dopo essere meta desiderata di biker, surfisti, velisti, climber e di tutti gli sport outdoor, l’Alto Garda diventa una mèta ambita anche per il riposo eterno. In tanti desiderano che alla loro dipartita le loro ceneri, una volta cremati, siano sparse sulle acque del più grande lago italiano. È possibile dal 2011, ossia da quando la Legge italiana permette che i parenti dell’estinto soddisfino le sue ultime volontà, che le ceneri vengano sparse al vento. E il Garda è uno dei luoghi più “gettonati” con cinque riti funebri svoltisi nei primi dieci mesi del 2019, come ha spiegato il responsabile dei servizi cimiteriali di Riva del Garda Alberto Bellutta. Il che, in otto anni da che esiste questa possibilità, potrebbero essere stati una quarantina di riti con spargimento delle ceneri in acqua. Se poi si considerano tutti i comuni che si affacciano sul lago, allora il totale è presto fatto: non meno di 400 spargimenti di ceneri di cari estinti nel lago. Questo, però, solo matematicamente parlando mentre in realtà il numero è probabilmente molto inferiore al freddo calcolo. Per effettuare questo rito si devono versare al Comune di Riva 57 euro per i residenti e 100 per i non residenti e la normativa prevede che la cerimonia si svolta a non meno di 200 metri da qualsiasi manufatto. Oltre al lago, però, a Riva come in altri comuni d’Italia si possono spargere le ceneri sulla Rocchetta ad esempio, o in qualche fiume per rispettare le volontà dell’estinto. Insomma, un modo diverso per essere ricordati non in un cimitero, sotto ad una lapide ma nella natura e in un luogo che, in fondo, essi hanno sempre amato.

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