Le pole d’ulivo da Arco ad Hall in Tirol, segno di pace e tradizione

Sono passati 25 anni dalla prima edizione, eppure sembra ieri. Sabato 6 aprile ad Hall in Tirol, sotto un limpido cielo primaverile, si è rinnovata una delle tradizioni più sentite e simboliche del gemellaggio tra le città di Arco e Hall: la consegna delle pole d’ulivo, o Olivenzweige, da parte della Schützen Kompanie di Arco, gesto antico carico di significato.
Una iniziativa voluta per ricordare il Voto di devozione dell’Arciduchessa d’Austria Claudia de Medici. Da Arco, infatti, nell’anno 1631 fu il signor Giacomo da Gardumo che inviava per la prima volta l’olio d’oliva per la lampada perpetua della Cappella di Loreto di Hall dedicata alla Santa Vergine Maria.
L’accoglienza, come sempre calorosa, ha assunto quest’anno un sapore speciale. Era il 2000 quando, per la prima volta, una delegazione di Schützen da Arco riscoprì la tradizione di portare ad Hall il ramoscello d’ulivo, simbolo di pace e fratellanza. Da allora, ogni anno, questo gesto si è trasformato in un ponte tra due comunità che, già nei secoli passati, avevano intrecciato le loro storie. Oggi, a venticinque anni da quel primo incontro, la tradizione continua a parlare di amicizia, memoria e identità condivisa.
Nel pomeriggio i partecipanti sono stati guidati in una visita alla chiesa e al museo di Absam, con particolare attenzione alla storia della chiesetta di Loreto, testimonianza della profonda devozione mariana e delle radici religiose comuni tra i due territori. Un momento di raccoglimento ma anche di scoperta, che ha rinsaldato il senso di appartenenza a una storia più grande.
La giornata è stata arricchita dalla partecipazione di numerose realtà locali: la SalineMusik, la Speckbacher Schützen Kompanie, la Straubschützen e la Partisaner Garde di Hall che ha omaggiato la delegazione arcense con un prestigioso Urkunde (certificato) conferito dalla Commissione austriaca per l’UNESCO, a testimonianza del valore culturale della tradizione.
Presenti anche il sindaco di Hall, Christian Margreiter, e Pfarrer Jakob, insieme alla delegazione ufficiale del Comune di Arco composta dall’assessore alla cultura Guido Trebo, dal presidente del consiglio comunale Flavio Tamburini e dal presidente dell’associazione gemellaggi Michele Maroni.
In un tempo in cui le radici sembrano smarrirsi, questa cerimonia rappresenta un prezioso baluardo di memoria, identità e fratellanza con l’auspicio che l’olivo, simbolo millenario di pace, continui a unire Arco e Hall per molti anni ancora.