LE AMBASCIATE D’ITALIA E USA TRATTANO LO SCAMBIO PER CHICO FORTI?
Sarà presentata dal Consiglio provinciale una mozione atta a chiedere l’intervento del Governo sul caso Chico Forti. L’ipotesi è lo “scambio” tra il nostro conterraneo, in carcere da 21 anni in Florida con sentenza definitiva di omicidio, e i due giovani americani in carcere con l’accusa di omicidio del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega avvenuto a Roma. Nella mozione si chiede l’istanza di revisione del processo viste le numerose incongruenze venute alla luce nel caso, dalla mancanza della “pistola fumante” come si chiama la prova “regina” di ogni omicidio alle recenti dichiarazioni dei detective del caso che presentano moltissime lacune. Il caso è tornato alla ribalta grazie ad un’inchiesta dell’emittente televisiva americana CBS ed ha sollevato una marea di dubbi sulla colpevolezza di Chico Forti. Nella mozione provinciale si chiede un incontro con il ministro Salvini al fine di chiedere l’intervento del Governo italiano tramite un funzionario che si occupi del caso, andando dal governatore della Florida, Stato dove Chico è detenuto. Indiscrezioni, dunque, quelle che stanno emergendo sulla possibilità dello scambio con i due americani, rei confessi (anche se ci sono molte ombre sul caso) dell’omicidio del vicebrigadiere Cerciello Rega e il possibile scambio con Forti. I due sconterebbero la pena negli Stati Uniti, Forti in Italia. Ipotesi, va detto, tutta da verificare.