Lavori socialmente utili in Trentino: 2.039 opportunità occupazionali, valore 14 milioni
A firma dell’assessore provinciale allo sviluppo economico, ricerca e lavoro, Achille Spinelli, la Giunta provinciale di Trento ha fissato nella misura di 2039, corrispondenti a 14 milioni di Euro, le opportunità occupazionali attivabili nel 2023 tra i “Progetti occupazionali in lavori socialmente utili per accrescere l’occupabilità e per il recupero sociale di persone deboli”.
La delibera fa seguito alla proposta della Commissione provinciale per l’impiego e riguarda opportunità lavorative finanziate dalla Provincia nell’ambito di progetti, presentati da Comuni, Comunità APSP e Aziende speciali, nell’ambito dell’abbellimento urbano e rurale, valorizzazione beni ambientali ed artistici, riordino archivi, servizi di custodia e vigilanza, servizi ausiliari di tipo sociale. Queste opportunità sono riservate alle persone disoccupate da più di sei mesi con più di 50 anni di età, disoccupati disabili iscritti alla legge 68 o segnalati dai servizi socio-sanitari e dall’Ufficio esecuzione penale esterna con più di 25 anni.
I progetti hanno durata, in linea di massima, temporanea e prevedono l’occupazione con contratto di lavoro subordinato che vanno dai 4 ai 10 mesi presso cooperative sociali di tipo “B”. Alcune opportunità sono riservate specificamente a persone con disabilità psichica con percentuale pari o superiore all’80%, a madri di famiglie monoparentali e per progetti pluriennali di servizi ausiliari alla persona.
Le risorse destinate a questo intervento verranno ripartite presso gli Enti secondo criteri stabiliti dal Consiglio di amministrazione di Agenzia del lavoro. L’eventuale finanziamento per i singoli progetti, richiesto in eccedenza dagli enti promotori, sarà coperto con risorse a carico degli enti stessi. A fronte di un eventuale aumento della retribuzione stabilita con il rinnovo dell’Intesa collettiva provinciale di lavoro per i lavoratori occupati nei progetti per l’accompagnamento all’occupabilità attraverso lavori socialmente utili sarà necessario adottare una nuova deliberazione per rideterminare le risorse stanziate.