Lavori socialmente utili: il Comune di Riva ringrazia
Sono 23, quest’anno, i lavoratori di Intervento 3.3.D (lavori socialmente utili) che si sono occupati dell’ambito amministrativo, culturale e sociale. Venerdì 1° dicembre, alla conclusione dei tre progetti attivati quest’anno, l’Amministrazione comunale li ha incontrati, nella sala pubblica al piano terra del municipio, per il consueto momento di commiato.
Intervento 3.3.D consiste in progetti occupazionali in lavori socialmente utili per accrescere l’occupazione e per il recupero sociale di persone in condizione di fragilità. L’ambito amministrativo, culturale e sociale è gestito dalla cooperativa Oasi Tandem, per la quale all’incontro era presente la coordinatrice Silvia Berti. Per l’amministrazione c’erano il vicesindaco Silvia Betta e Noemi Gobber, funzionario dell’Unità operativa istruzione e politiche sociali.
Nel 2023 in ambito amministrativo sono state impiegate quattro persone, di cui una caposquadra, nel riordino degli archivi amministrativi; in ambito sociale 13 persone divise in due squadre con una caposquadra ognuna, una quali ausiliari alla conciliazione ed educativa dei minori nella sede di viale Trento dell’Apsp Casa Mia, l’altra nel sostegno della domiciliarità di persone anziane o in stato di difficoltà o bisogno, a supporto e sollievo anche delle famiglie; e in ambito culturale sei persone, di cui un caposquadra, alla valorizzazione di beni culturali e nella custodia di mostre.
Il vicesindaco ha comunicato una conferma: anche quest’anno sarà attivato Intervento 33.F, novità partita due anni fa che nel periodo invernale crea opportunità lavorative in lavori socialmente utili per persone con disabilità in servizi ausiliari di tipo sociale. Saranno impiegate due persone, che da metà dicembre a metà aprile consentiranno di dare continuità a quanto fatto nel periodo estivo al Casa Mia.
Oltre a questi progetti il comune di Riva del Garda ne ha attivati tre nell’ambito dell’abbellimento urbano e rurale: uno dedicato ai siti ornamentali e alle piantumazioni, otto persone di cui una caposquadra; e due per il recupero ambientale delle aree verdi e dei sentieri, uno nell’ambito del centro e l’altro nelle periferie (per ciascuno otto persone di cui una caposquadra). Il costo totale del progetto, con 47 posti di lavoro di cui 40 part time e sette caposquadra a tempo pieno, ammonta a oltre 405 mila euro.