L’Aquila di San Venceslao a Oliviero Stock, pioniere dell’Intelligenza artificiale

Redazione09/04/20183min
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La Provincia autonoma di Trento ha insignito oggi della massima onorificenza del Trentino, l’Aquila di San Venceslao, il professor Oliviero Stock, pioniere dell’Intelligenza artificiale. Giunto in Trentino nel 1988, quando l’allora ITC-Irst, diretto da Luigi Stringa, cominciava a dirigere le sue attività di ricerca verso l’Intelligenza artificiale – scelta pionieristica considerata la rilevanza che la Computer science avrebbe assunto nel decennio successivo – Stock “ha permesso al Trentino di diventare un nodo internazionale della ricerca, proiettando prima l’Irst e poi l’intera FBK in un panorama internazionale di eccellenza”, come si legge nelle motivazioni dell’onorificenza. Con il suo lavoro, ha sottolineato l’assessora internazionale all’Università e ricerca Sara Ferrari, nel corso della cerimonia tenutasi stamani in Provincia, Stock “ha portato il Trentino a confrontarsi con i giganti d’Europa e del mondo, e lo ha fatto anteponendo una visione scientifica ‘lunga’ alle convenienze del momento o alle mode che purtroppo abitano anche il mondo della ricerca. Così ha permesso all’Irst e alla ricerca scientifica del Trentino di porsi e rimanere ‘un passo avanti’. Lo ha fatto con la sua convinzione che la ricerca di punta in Intelligenza artificiale possa cambiare la vita delle persone, credendo in una Intelligenza artificiale per tutti, per ‘il bene’, per la distribuzione del benessere, e al servizio della persona, ovvero capace di comunicare ed interagire con gli utenti”. Con le sue ricerche, in particolare nel campo della comunicazione uomo-macchina (o anche uomo-uomo mediate dalla macchina), Stock ha puntato ad una Intelligenza artificiale “che consenta alle macchine di capire le persone piuttosto che costringere le persone a capire le macchine”, e lo ha fatto anche durante il cosiddetto “inverno dell’Intelligenza artificiale”, quando tutti, seguendo le mode, ne prendevano le distanze. Alla guida dell’Irst ha portato i migliori ricercatori del settore in Trentino, al tempo stesso facendo apprezzare la ricerca trentina all’estero, presso realtà come Stanford, SRI, Harvard, Berkley, Haifa, DFKI. Il suo impegno è stato fondamentale nel contribuire a fare del Trentino una terra aperta, attrattiva e all’avanguardia.